Ripartenza. Dopo aver più volte rinviato una rivoluzione da tempo scritta nelle stelle, l’Avellino si rimette in marcia a partire dal primo turno infrasettimanale della stagione. Nella gara che segnerà l’esordio-bis di Biancolino sulla panchina biancoverde, i lupi sfideranno al “Liguori” la Turris in un derby che promette scintille. Gli irpini non possono più sbagliare e sin da domani devono necessariamente far cominciare un nuovo campionato.
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Verso Turris-Avellino
La missione vittoria sarà tutt’altro che semplice per l’Avellino. Dopo un inizio complicato, infatti, la Turris ha rialzato la testa ed è ora reduce da tre risultati utili consecutivi. La squadra di Conte è in grande forma: lo confermano i quasi 300’ di imbattibilità e, in generale, un’idea di gioco già ben radicata.
Dall’altro lato, per ovvie ragioni, la formazione biancoverde si presenta all’appuntamento con grandi difficoltà. In campionato l’Avellino non ha trascorso ancora nemmeno un singolo minuto in vantaggio e addirittura non segna nel primo tempo dallo scorso 7 aprile, quando ci riuscì proprio nel derby esterno con la Turris.
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Reazione di spirito
Quando le cose vanno così male come stanno andando all’Avellino, è evidente che le ragioni non possano essere trovate solo sul profilo tecnico. L’addio di Pazienza e della dirigenza apre certamente un nuovo corso, con tutto ciò che ne consegue, ma è evidente che il primo vero rinnovamento dovrà essere quello legato allo spirito.
L’atteggiamento apatico di queste prime uscite non permetterà né ora né mai ai biancoverdi di superare la crisi. Per farlo serve una reazione di spirito, che coincida con un riappropriarsi dei valori e dell’identità incarnati dalla maglia del lupo: sacrificio, forza di volontà, coraggio.
È soprattutto su questi tasti che dovrà e potrà puntare Biancolino, uno che li conosce bene e sa come fare per trasmetterli. Le valutazioni sulle scelte, sugli schemi e sulle idee di gioco verranno solo dopo. Prima bisogna tornare a combattere.
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De Cristofaro, missione riscossa
Nel grigiore generale di queste prime uscite, e in particolare della gara con il Latina, l’Avellino ha fatto davvero fatica a lottare. Per ritrovare questa verve e questa attitudine potrebbe rivelarsi vitale il rientro dal 1’ di De Cristofaro, che già con i pontini – seppur a corrente alternata – ha fatto intravedere qualche piccolo segnale in termini di dinamismo.
Toccherà in particolare all’ex centrocampista del Picerno, per una questione di carattere e di caratteristiche, tirare fuori quel qualcosa in più e dare ritmo, sostanza e caparbietà al cuore del centrocampo. Nello scorso anno, specie subito dopo il suo arrivo in Irpinia, Totino dimostrò infatti di avere il phisique du role per difendere i colori biancoverdi.
Domani, al “Liguori”, dove qualche mese fa trovò un gol e un assist nel roboante 0-4 rifilato agli uomini allora guidati da Menichini, De Cristofaro dovrà dimostrarlo nuovamente. Per guidare una missione riscossa che non può più aspettare: deve partire subito.
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