L’Avellino non abbatte il muro del Taranto (0-0) e fallisce l’assalto momentaneo al terzo posto. Prestazione poco energica dei lupi, che creano poco e non concretizzano al cospetto di una formazione, quella rossoblù, tatticamente ben organizzata. Di seguito le pagelle dei calciatori schierati da Pazienza.
Rivivi il live di Avellino-Taranto
Avellino, le pagelle
- Ghidotti 6: al 26’ si fa trovare pronto sulla conclusione da fuori area di Romano, per il resto serata senza particolari patemi d’animo per lui.
- Cancellotti 6: nella prima frazione è artefice della miglior giocata offensiva dei biancoverdi, quando con un break porta all’occasione di Patierno. In avvio di ripresa, però, rischia grosso in costruzione.
- Rigione 6: tiene a bada Cianci, attaccante di tutto rispetto, confermando l’ottimo dato statistico personale. Con lui in campo, infatti, l’Avellino ha subito solo un gol, nella trasferta di Picerno.
- Cionek 6: dopo il miracolo del “Vigorito”, il centrale polacco arricchisce la sua serata con un altro salvataggio importante, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
- Ricciardi 5,5: la generosità non manca, ma gli spunti sono pochi. Da qualche settimana sembra aver perso la brillantezza atletica e tecnica che aveva contraddistinto il suo inizio di stagione (41’ st Sannipoli s.v.: l’ex Latina ritrova il campo nel finale).
- Armellino 5,5: il ritorno alle origini, leggasi centrocampo, non sta producendo per il momento i risultati sperati. L’ex Modena deve ancora riprendere confidenza con quella zolla di campo, specie in proiezione offensiva, dove è poco efficace.
- Palmiero 5,5: al 26’ perde un pallone velenoso, dal quale nasce un’occasione per il Taranto. Il ritmo basso non lo assiste in una serata in cui la sua miglior giocata è un cross invitante per Gori, non capitalizzato però dall’ex Fiorentina (36’ st Dall’Oglio s.v.: Pazienza lo butta nella mischia finale, alla ricerca di maggiore sostanza).
- D’Angelo 5,5: apparso in evidente crescita nel derby con il Benevento, fa un passo indietro in termini di intensità e dinamismo. Per un lupo povero di idee, il suo estro offensivo sarebbe stato prezioso (25’ st Casarini 6: cerca di rimettere ordine, prima da mezzala sinistra e in seguito da vertice basso).
- Tito 6: potenzialmente pericoloso, come di consueto, in fase di spinta, deve però ritrovare lo smalto migliore per essere efficace sul medio-lungo periodo (36’ st Falbo s.v.: prova ad animare il finale con qualche spunto sulla sinistra).
- Patierno 5,5: ha sulla testa l’occasione per colpire al 40’, ma Vannucchi gli dice di no. Per il resto non fa mancare l’impegno, ma ha poche chance per essere concreto (41’ st Marconi s.v.: pochissimi minuti per l’ex Alessandria).
- Gori 5,5: poco presente nei primi 45’, prova a riscattarsi nella ripresa. Riceve palla in due o tre occasioni con buone premesse, ma non riesce a concretizzare.
Taranto, top e flop
Vannucchi 6,5: dice di no a Patierno con una parata di grande istinto, rivelandosi decisivo per l’esito della gara.
Cianci 5,5: chiuso nella morsa dei difensori biancoverdi, è autore di qualche giocata di sponda e poco più.
Avellino-Taranto, il tabellino
Avellino-Taranto 0-0
Avellino (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Rigione, Cionek; Ricciardi (41’ st Sannipoli), Armellino, Palmiero (36’ st Dall’Oglio), D’Angelo (25′ st Casarini), Tito (36’ st Falbo); Patierno (41’ st Marconi), Gori. A disp.: Pane, Pizzella, Sannipoli, Benedetti, Maisto, Marconi, Pezzella, Fusco, Nosegbe-Susko. A disp.: Pazienza.
Taranto (3-5-2): Vannucchi; Luciani, Antonini, Riggio; Panico (1′ st Mastromonaco), Romano, Calvano, Fiorani (11′ st Zonta), Ferrara; Cianci (22′ st Fabbro), Kanoute (40’ st Bifulco). A disp.: Loliva, Costantino, Samele, Bifulco, Enrici, Kondaj, Papaserio, Capone, Orlando. All.: Capuano.
Note: Ammoniti: Riggio, Armellino, Tito, Cancellotti, Mastromonaco, Ricciardi
Arbitro: Luca De Angeli della sezione di Milano.
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