La maledizione continua. L’Avellino cade in casa con il Messina (0-1) e non riesce a superare il tabù “Partenio-Lombardi”. Altra gara profondamente deludente per gli uomini di Pazienza, che vanno sotto nel primo tempo e non trovano poi la forza e le idee per rimetterla insieme. Vediamo insieme le pagelle dei calciatori biancoverdi.
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Avellino, le pagelle
- Ghidotti 6: tiene in piedi i lupi in avvio di ripresa, intercettando un cross destinato a Plescia.
- Cionek 6: nel primo tempo soffre la vivacità degli attaccanti del Messina. Prova poi a far sentire il suo carisma in proiezione offensiva, ma Fumagalli è bravo a dirgli di no. È l’ultimo a mollare nel finale.
- Rigione 5: coinvolto nell’azione del vantaggio del Messina, non riesce a prendere le misure agli attaccanti siciliani. Sostituito all’intervallo (1’ st Dall’Oglio 4,5: altra prova sotto ritmo per voglia, condizione e intensità).
- Frascatore 5,5: confermato dopo l’ottimo esordio di Monopoli, l’ex Turris viene coinvolto dal grigiore generale e non riesce a replicare la prova di sette giorni fa.
- Cancellotti 5: ancora da esterno di centrocampo, ancora poco convincente (8’ st Ricciardi 5,5: qualche spunto in più rispetto a Cancellotti).
- De Cristofaro 5,5: la generosità non gli manca, ma il suo apporto non basta a dare al centrocampo biancoverde la verve e l’incisività giuste per imporsi sulla mediana dei peloritani.
- Armellino 5: in affanno da centrocampista, ruolo in cui si fa vedere pochissimo nei primi 45’, da centrale si nota per qualche intervento in avvio di ripresa.
- Tito 5: come Cancellotti, non riesce ad accendersi e finisce così per devitalizzare il contributo delle fasce nella già cupa fase offensiva biancoverde.
- Sgarbi 5: è l’uomo a cui l’Avellino si aggrappa nei momenti di difficoltà, ma da qualche settimana l’ex Napoli fa fatica a farsi carico di questo peso. Parte una sola volta in campo aperto e sembra poter illuminare, ma si perde in malo modo al momento del dunque (24’ st Gori 5,5: cerca di incidere con qualche conclusione, ma senza riuscirci).
- Patierno 5: artefice di un avvio di 2024 da urlo, in avvio di gara va ad un passo dal migliorare le statistiche, ma viene fermato da Fumagalli. L’episodio lo spegne, portandolo anche ad arrivare in ritardo su uno dei rari inviti di Sgarbi (24’ st Marconi 5,5: va vicino al gol – di testa – su invito di Cionek).
- D’Ausilio 5: come i colleghi di reparto, nel primo tempo ha le occasioni per colpire ma le manda al vento. Nella ripresa si eclissa e viene giustamente sostituito (24’ st Rocca 5,5: primi minuti in biancoverde per l’ex Catania, alla ricerca della miglior condizione).
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Messina, top e flop
Fumagalli 7: fa valere la legge dell’ex con un’altra grande prova. Si erge a protagonista con diversi interventi di valore su Patierno, Sgarbi e soprattutto Cionek.
Plescia 5,5: rispetto all’andata stavolta l’attaccante grazia l’Avellino, tenendo aperta la gara con un clamoroso errore sottoporta.
Avellino-Messina, il tabellino
Il tabellino
Marcatori: pt 25′ Manetta
Avellino (3-4-3): Ghidotti; Cionek, Rigione (1′ st Dall’Oglio), Frascatore; Cancellotti (8′ st Ricciardi), De Cristofaro, Armellino, Tito; Sgarbi (22′ st Gori), Patierno (22′ st Marconi), D’Ausilio (22′ st Rocca). A disp.: Pane, Pizzella, Russo, Mulé, Pezzella, Llano, Liotti. All.: Pazienza.
Messina (4-2-3-1): E. Fumagalli; Lia (26′ st Civilleri), Manetta, Dumbravanu, Ortisi; Frisenna, Franco (43’ st Giunta); Ragusa, Emmausso (43’ st Luciani), Zunno (20′ st Scafetta); Plescia (26′ st Firenze). A disp.: Piana, Zona, Signorile, Cavallo, Rosafio, Crisafulli, J. Fumagalli. All.: Modica.
Note: Ammoniti: Frascatore, Patierno, Fumagalli, Cionek
Arbitro: Rinaldi di Bassano del Grappa
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