SERIE CUS AVELLINO

Pagamenti, deadline scaduta: come è finita per Taranto, Turris e Messina? Le ultime

Alla mezzanotte di ieri è scaduto il termine per mettersi in regola, ci saranno esclusioni e penalizzazioni?

La deadline per mettersi in regola con i pagamenti degli stipendi e dei contributi di settembre e ottobre 2024 è scaduta alla mezzanotte di ieri.

Turris, Taranto e Messina proseguiranno la stagione. Se per il Taranto e per il Messina non c’erano rischi di forfait in corso, per la Turris le ultime ore prima del gong sono state febbrili.

Turris, salvataggio riuscito

Intorno alle 19 di ieri la fumata bianca: via libera allo scambio denaro-crediti di imposta tra Capriola e Colantonio, che ha immesso nelle casse del club 300mila euro e alla rateizzazione dei contributi INPS. Immediatamente sono partiti i bonifici istantanei ai tesserati.

I corallini si sono salvati in tempo, la classifica – almeno nelle zone nobili – non subirà scossoni, ma la squadra, come riportato da TuttoTurris, dovrebbe subire una penalizzazione di un punto per non aver saldato in tempo tutte le spettanze. Una piccola macchia rispetto al dramma che si sarebbe consumato in giornata, in caso di mancato pagamento.

Taranto: tutto tace, situazione drammatica

Dopo il botta e risposta a colpi di comunicati tra la Apex e Massimo Giove, secondo quanto riportato dal Quotidiano di Puglia, il Taranto non avrebbe saldato stipendi e contributi e andrà incontro a un’altra severa penalizzazione in classifica (almeno 6 punti, secondo i ben informati).

Una situazione drammatica, che andrà a riflettersi sul prosieguo della stagione, che continua a essere a rischio in vista dei prossimi pagamenti, considerato il mancato closing per il passaggio delle quote alla società rappresentata dall’inglese Campbell.

Messina, scadenze onorate, futuro da decifrare

Tutto tranquillo a Messina. Secondo quanto raccolto dalla Gazzetta del Sud, il presidente Pietro Sciotto ha onorato gli impegni, ma anche in riva allo Stretto rimangono i dubbi circa il futuro del club, alla luce della mancata cessione al fondo lussemburghese, che ha fatto, però, sapere di essere ancora interessato all’acquisto.

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