Mister Piero Braglia è da sempre noto per la sua grande abilità nel salto di categoria. Il tecnico toscano ha già conquistato per 5 volte in carriera la promozione dalla C alla B, guadagnandosi di diritto la palma di vincitore. Il percorso che l’allenatore sta portando avanti ad Avellino va in questo senso, confermando le sue straordinarie qualità e le sue statistiche da giro. Numeri alla mano, infatti, i lupi ’20-21 si collocano perfettamente sulla scia delle formazioni biancoverdi capaci di ottenere la promozione in B. Il dato che ne viene fuori è estremamente interessante ed è indice della straordinarietà della stagione che sta disputando sin qui la formazione irpina.
Media punti
Se si considera il dato relativo alla media punti, infatti, Braglia si colloca addirittura al secondo posto di questa speciale classifica. Nelle 31 gare disputate sin qui – che rendono parziale, quindi anche migliorabile il dato – la squadra biancoverde ha ottenuto una media di 2,03 punti a partita (19 W, 6 N, 6 L). Una cifra stratosferica, che nei 6 campionati conclusisi con la promozione in B è stata superata solo in un’occasione. Si tratta ovviamente dell’Avellino ’72-73 di Giammarinaro, il lupo dei record, la cui media – equiparata all’era dei 3 punti – è addirittura di 2,36 (frutto di 28 W, 6 N, 4 L).
Nelle altre 5 promozioni ottenute (2 dirette, 3 tramite playoff partendo sempre dal 2° posto), mai l’Avellino aveva ottenuto numeri migliori di quelli raccolti da Braglia. In questa stagione i lupi stanno facendo meglio persino della squadra di Vullo, che nella stagione ’02-03 vinse il campionato con una media di 2,02 (69 punti totali, 21 W, 6 N, 7 L) e di quella di Rastelli (’12-13, 2 punti a partita, 18 W, 6 N, 6 L). Il cammino di Maniero e compagni è migliore anche di quello del ’94-95 (Papadopulo e Boniek, 1,82, 16 W, 14 N, 4 L), del ’04-05 (Cuccureddu e Oddo, 1,88, 18 W, 10 N, 6 L) e del ’06-07 (Galderisi e Vavassori, 1,94, 20 W, 8 N, 6 L).
Auspicio
Chiaramente si tratta solo di dati statistici, per giunta parziali, che non vogliono significare nulla. Al tempo stesso però è normale che questi numeri rappresentino un certificato di garanzia del lavoro di Braglia e di tutto l’Avellino, capace di marciare a ritmo da record. L’auspicio è che il traguardo di questa squadra possa essere lo stesso di quello raggiunto dalle squadre sopra citate, la maggior parte delle quali andavano più “lente” della macchina perfetta guidata da Braglia.