Nel corso dell’intervista rilasciata ieri a Il Mattino, l’ex dirigente e presidente biancoverde Pierpaolo Marino ha raccontato un paio di aneddoti su Michele Pazienza, a partire dal suo acquisto:
“Giocava in Serie C2 con il Foggia, lo prendemmo per 160 milioni. Durante il campionato si aprì una mezza lite con Pizarro per il rinnovo del contratto. Lo misi fuori squadra e Pazienza, appena qualche mese dal suo arrivo dalla C2, giocò titolare. Era un ventenne con la maturità di un veterano, vincemmo cinque partite di fila. Finanche a Milano contro un Milan strepitoso. Un pomeriggio mi chiamò il segretario dell’Udinese e mi disse: in sede c’è Pizarro, mi ha detto di dirti che firma in bianco. Michele mi risolse un bel problema“.
E sul Pazienza allenatore: “Deve crescere, ma l’esperienza dell’anno scorso sarà preziosa. È un resiliente, ha una grande personalità. Quando dall’Udinese lo portai al Napoli, nonostante fossimo ormai amici, non aveva paura di dimostrarsi in disaccordo con le mie opinioni nelle riunioni di spogliatoio. Si faceva valere insieme a Gargano. Ha degli atteggiamenti negli allenamenti, e non solo la filosofia di gioco, che mi ricordano Spalletti“.
