Il numero 19 dei lupi potrebbe essere il punto di riferimento nella seconda metà di stagione
Il derby con la Cavese sarà una gara molto importante per i lupi. Contro i metelliani, la squadra di Braglia dovrà andare alla ricerca di punti importanti per morale e classifica. Il rendimento altalenante avuto sin qui è valso il terzo posto, ma i biancoverdi sanno di dover fare qualcosa di più per alzare l’asticella e sono chiamati a farlo al più presto. Contro la formazione di Campilongo, i biancoverdi potranno contare anche sul rientro di Maniero. Un ritorno importante, quello dell’ex bomber del Pescara, al quale l’Avellino vuole appellarsi per rilanciare le proprie ambizioni e i propri sogni.
Nel passato di Braglia c’è un’esperienza che ricorda, per una serie di ragioni, il percorso che il tecnico sta vivendo ad Avellino. Si tratta dell’avventura con la Juve Stabia (’10-11), durante la quale dopo le prime 17 giornate Braglia aveva conquistato 24 punti e occupava il settimo posto in classifica. Anche lì il rendimento era altalenante e le prospettive non sembravano essere rosee, come poi finirono per rivelarsi, ma – grazie all’esplosione di un giocatore in particolare – quella Juve Stabia riuscì a fare il salto.
Maniero come Corona
Il giocatore in questione è Giorgio Corona, l’esperto bomber scelto dalle Vespe per dare gol ed esperienza alla squadra. Malgrado una buona prima parte di stagione, con 7 reti all’attivo, fu nel girone di ritorno che Corona si prese la squadra sulle spalle conducendola al salto di qualità. Con altri 6 gol, uno dei quali decisivo in casa della capolista Nocerina, Corona accese la piazza e trascinò i compagni con la sua fame e la sue personalità. La ciliegina sulla torta arrivò poi nella finale playoff, dove con la fascia al braccio Corona realizzò il gol del definitivo 2-0 contro l’Atletico Roma.
Dieci anni dopo Braglia ritrova ad Avellino un giocatore dello stesso livello, della stessa classe, con un background molto simile. Anche Maniero è arrivato in biancoverde per infondere carattere al resto della squadra, dall’alto del suo bagaglio di presenze e gol in cadetteria. Il suo girone d’andata è stato sufficiente, con 4 gol e alcuni buoni segnali, ma comunque al di sotto delle aspettative. È dal suo exploit, dalle sue reti, che l’Avellino può trarre la giusta energia per volare verso traguardi ora difficilmente pronosticabili. Per influenza tecnica, realizzativa e di leadership, Maniero può essere il riferimento dei lupi esattamente come lo fu Corona per la Juve Stabia. Braglia in passato ha già dimostrato di saper toccare le corde giuste e di poter pungolare le sue stelle. Ora ha bisogno di un Maniero formato Corona, per gol e temperamento, al fine di dare alla squadra quello che è mancato finora: una mentalità vincente, una mentalità da grandissima squadra.