CALCIOSERIE CUS AVELLINO

All-In #VirtusFrancavillaAvellino: Liotti, la spinta in più

Il numero 94 titolare sulla fascia: può essere l’uomo decisivo per Pazienza

La ricerca della continuità. Archiviato il roboante successo sul Catania, che ha sancito la “pace” con il “Partenio-Lombardi”, in virtù della seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche, l’Avellino si prepara alla sfida con la Virtus Francavilla con l’obiettivo di ritrovare il sorriso anche in trasferta. Mettere in fila una serie di successi può essere la ricetta giusta per consentire al lupo di migliorare la propria posizione in classifica e, soprattutto, di ritrovare fiducia in chiave playoff.

Verso Virtus Francavilla-Avellino

Il turno infrasettimanale ha portato in dote alla formazione biancoverde diverse buone notizie. La ritrovata brillantezza di Sgarbi, l’efficacia del centrocampo e l’impatto della panchina sono tutti motivi che spingono Pazienza ad avvicinarsi al match di domani con un rinnovato ottimismo. Per una squadra abituata ad assecondare il vento del proprio umore, un successo come quello con il Catania ha infatti tutte le carte in regola per rappresentare l’inizio di un nuovo percorso positivo.

Per passare dalla teoria alla pratica – e ritrovare finalmente l’attesa rinascita – l’Avellino deve però legare due elementi: sistemare la tenuta difensiva e ottenere una serie di vittorie consecutive. Nelle ultime 6 gare la formazione irpina non ha mai tenuto inviolata la propria porta, concedendo troppi gol e occasioni ai propri avversari. Il nuovo inizio passa anzitutto dalla ritrovata stabilità, soprattutto in trasferta, dove dopo 3 pareggi consecutivi – e 4 reti subite, rispetto alle 5 concesse nelle precedenti 12 gare – i lupi devono tornare a imporsi. Per la continuità di cui sopra, ma anche per l’ormai famoso record dei 10 successi esterni, più volte sfumato sul più bello.

Alla luce del momento e dei numeri, la Virtus Francavilla – formazione terzultima in classifica, con 1 solo gol realizzato nelle ultime 5 – pare l’avversario giusto per consentire agli uomini di Pazienza di raggiungere tutti gli obiettivi di cui sopra. Ma guai a sottovalutare l’avversario. Per sigillare la porta e avviare un filotto è infatti prioritario ritrovare l’umiltà e lo spirito operaio che hanno contraddistinto i periodi migliori della stagione biancoverde.

Assetto ridefinito: il 3-5-2 per ritrovare continuità

Lo spirito operaio passa anche dal sistema di gioco e dalle scelte di formazione di mister Pazienza, che mai come stavolta sembra avere le idee chiare sul vestito da cucire addosso al suo lupo. Nella trasferta di Francavilla Fontana, infatti, l’Avellino punterà ancora sul 3-5-2. Tra gli elementi chiave per dare compattezza ed equilibrio alla squadra ci sarà la nuova mediana disegnata dal tecnico pugliese, che pare aver individuato gli elementi giusti per ridar gamba e dinamismo alla sua squadra.

Con Ricciardi e Liotti sulle fasce, in mezzo si punterà su Armellino e De Cristofaro, accompagnati da uno tra Rocca (da valutare) e Palmiero. Le caratteristiche e la freschezza atletica del reparto sono un possibile fattore per il lupo, che sa di dover far valere la propria superiorità innanzitutto in mezzo al campo.

A segnare e a decidere toccherà poi verosimilmente all’attacco, composto da Gori e Sgarbi. A segno da due gare consecutive, il primo vuole consolidare il feeling con la Puglia che lo ha già visto andare in rete in 4 occasioni. Rinvigorito dalla prestazione con il Catania, dopo l’errore con il Cerignola, il secondo vuole migliorare i suoi numeri da assist-man, che già adesso lo pongono ai vertici delle classifiche europee.

Liotti, la spinta in più

Detto del possibile peso specifico dell’attacco, come anticipato sarà però la linea mediana a dover determinare la compattezza e l’equilibrio necessari per superare l’ostacolo Virtus Francavilla. Da questo punto di vista la spinta in più potrebbe arrivare da Daniele Liotti, che partirà dal 1’ dopo aver trovato il primo acuto in biancoverde nel turno infrasettimanale.

Arrivato a gennaio da svincolato, dopo svariati mesi di inattività e numerosi dubbi legati alla sua tenuta fisica, con coraggio Liotti è riuscito a dissipare lo scetticismo e a ritagliarsi, a poco a poco, un ruolo sempre più centrale nello scacchiere di Pazienza. Le ultime prestazioni – non solo quella con il Catania – attestano la ritrovata verve atletica dell’ex Reggina, che allo stato attuale ha superato nelle gerarchie capitan Tito.

La scia emotiva del gol – per lui che, da questo punto di vista, è sempre stato uno specialista – può ora permettere a Liotti di incidere con sempre maggiore costanza. E di cancellare dunque l’ultimo dubbio sul suo conto, quello legato alla continuità. Che poi è lo stesso che vuole allontanare l’Avellino, per riprendere a correre e prepararsi al meglio ai playoff.


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