Ancora un pari per l’Avellino di Michele Pazienza. Al “Simonetta Lamberti” di Cava la formazione biancoverde conferma le difficoltà già messe in mostra nei precedenti turni, rimandando ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. Andiamo ad analizzare, intanto, le cinque cose da sapere su Cavese-Avellino.
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Primo tempo, mai una gioia
Con il parziale di 0-0 al 45’ del primo tempo, l’Avellino ha visto prolungarsi ulteriormente una striscia negativa. Sono 7 ora, infatti, le gare consecutive di campionato in cui i lupi non hanno trovato la via della rete nel corso della prima frazione di gioco.
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Prima vittoria, si rischia il record negativo
Con 0 successi nelle prime 4 giornate di campionato, la formazione biancoverde si avvicina pericolosamente anche ad un altro primato negativo. In Serie C, negli ultimi 25 anni, soltanto in due occasioni i lupi hanno ottenuto la prima vittoria alla quinta giornata (2000/01, 2021/22). Non battere il Latina farebbe quindi registrare la peggior partenza del nuovo millennio in terza serie.
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Meglio di testa che con i piedi
Il gol del pareggio di Gori è arrivato di testa, portando a 3 su 3 (100%) il numero di marcature realizzate sfruttando il gioco aereo. In pratica in campionato l’Avellino ha colpito sin qui solo con il fondamentale del colpo di testa. Sono ancora 0, pertanto, i gol segnati attraverso conclusioni di piede.
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Gori, bene dalla panca
Con il centro siglato nei minuti finali del match con la Cavese, Gori ha confermato una tendenza già mostrata all’esordio con il Picerno. L’attaccante scuola Fiorentina si è rivelato nello specifico ancora una volta letale da subentrato, dimostrando di sentirsi molto a suo agio a gara in corso.
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D’Ausilio sale a quota 2 assist
L’1-1 di Gori è arrivato su cross di D’Ausilio, che ha assistito il bomber scuola Fiorentina dopo aver già servito un pallone vincente a Sounas in occasione della gara con il Giugliano. Sono già 2, quindi, per l’ex Cerignola, gli assist messi a referto in campionato.
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