Eziolino Capuano torna a parlare della sua esperienza alla guida dell’Avellino nel corso di una intervista video pubblicata oggi dal Corriere dello Sport. Oltre alla parentesi in biancoverdi, sono stati diversi gli argomenti toccati dall’attuale trainer del Taranto nella one to one col Direttore Ivan Zazzaroni.
La mancata riconferma coi lupi
“Io non ho mai avuto grandi squadre e quando m’è capitato di avere squadre normali le ho trasformate in grandissime. E non parlo di campioni. La Sambenedettese la presi penultima, arrivo secondo ma il presidente mi nega i playoff: io alleno ancora ma lui è sparito dal calcio. Ad Avellino, storia recente, non c’era nulla, lo porto nei playoff e non sono riconfermato. Io zitto, muto. Poi avranno speso 40-50 milioni e stanno ancora in C, con un presidente che ha potenzialità enormi”.
Dalla celebre frase su Mertens al lancio di Fabiano Parisi
“Io Mertens non sapevo neanche giocasse al calcio. C’era Insigne all’apice e mi chiedevo: ma quando gioca questo? E venne fuori, in tv, la frase sulle sette-otto partite. Io qualcuno in A e in Nazionale l’ho portato, quando vidi Parisi, per dirne uno, me ne accorsi subito. Ma ogni volta tirano fuori quell’episodio. Ad Arezzo sono stato, invece, vittima di una carognata e quel giocatore che registrò il mio sfogo e lo mandò in circuito ora fa l’allenatore: gli auguro non gli succeda che un suo atleta faccia quel che fece lui. Quella cosa mi fece male.”
La solidità difensiva per vincere in serie C
“Vince chi ne prende di meno. La Juve Stabia sta stracciando il campionato e ne ha subiti solo 6. Noi siamo attenti nella fase difendente, non solo in quella difensiva: noi siamo attenti: conosciamo la sofferenza. Imbarcate non ne prendiamo e anche farcene due è difficile.”
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