L’Avellino ha riabbracciato settimana scorsa Vincenzo Pepe. Un ritorno importante il suo, che ha già esordito nella dolorosa sconfitta di domenica a Cassino, che ha precluso, salvo rimonte clamorose, il primo posto dell’Avellino che ora dista 10 punti dal Lanusei.
Il giocatore, che è tornato 10 anni dopo al Partenio, ha così parlato in conferenza stampa: “Ho detto si perchè è l’Avellino. Avellino non ha categoria. E’ vero siamo a 10 punti dalla prima ma a me piacciono le sfide e punto a vincere anche questa. Ritrovo Nicola Ciotola e Sforzini ma ho anche giocato con Lagomarsini e Alfageme. Il momento è quello che è, i tifosi capisco che siano delusi, ma noi siamo l’Avellino e dobbiamo pensare a noi stessi. Cosa serve per puntare a questa impresa. Tanto cuore e determinazione e giocare di squadra. Nel 4-3-3 posso fare sia l’esterno alto a destra e a sinistra ma ho anche giocato come mezz’ala l’anno scorso a Potenza. Purtroppo partire in ritardo dopo il fallimento non è semplice, il campionato di Serie D è difficile e quindi l’handicap iniziale ci sta. Dopo la farsa della scorsa estate con i ripescaggi e altro era difficile ripartire. Qualitativamente la rosa è molto buona e ci crediamo in questa rimonta. Due anni fa il Bisceglie recuperò 11 punti al Trastevere ed alla fine vinse il campionato. Bisogna crederci e mai mollare. Cos’è il lupo? E’ un simbolo impegnativo e stimolante. Sta a noi non far perdere la fiducia dei tifosi in noi e dare tutto per provare la rimonta. Futuro? Ora pensiamo al presente e a vincere il campionato poi in estate vedremo, con la speranza di essere in altre categorie. Un ricordo di 10 anni fa? Fu un anno sfortunato, ci vennero a mancare De Zerbi e Sforzini altrimenti ci saremmo salvati, poi pure l’arrivo di Campilongo ci aiutò a sfiorare l’impresa e ringrazio il mister per le recenti belle parole spese verso di me. L’Avellino ha tutto per vincere ancora il campionato, sta a noi crederci”.