Lo scorso 20 dicembre Bari e Avellino si scontravano al San Nicola per la 16° giornata del girone C di Serie C. Ricordiamo tutti come andò a finire: galletti in volo con gli occhi rivolti alla Ternana, lupi a terra e a meno 9 in classifica dai rivali. Bari 33, Avellino 24. Con una delle peggiori pagine della storia biancoverde sul groppone e con i tifosi che non usarono giri di parole per esprimere la loro profonda delusione. Con qualcuno che già immaginava un cielo plumbeo all’orizzonte.
Cinquanta giorni dopo tutto si è capovolto rispetto a quel pomeriggio prenatalizio. Bari 42, Avellino 41. Le sicurezze pugliesi si sono sciolte come neve al sole. I dubbi in casa irpina si sono trasformati in certezze, mattoni solidi sui quali costruire la rimonta. Nelle successive 7 giornate i biancorossi hanno raccolto la miseria di 9 punti, i biancoverdi 17. E’ tutto il contorno però ad essere mutato. Auteri viaggia veloce verso l’esonero, Braglia si gode una creatura rigenerata.
Il vento è cambiato, la parola d’ordine che campeggia nell’euforico ambiente biancoverde è: sorpasso. Come è lontano quel vergogna di un mese e mezzo fa. I dubbi e le incertezze si sono trasferiti tutti a qualche chilometro di distanza. La sfida è lanciata e promette di accendere questi ultimi due mesi di campionato.