Avellino-Südtirol 2-0, le pagelle: missile Tito, Maniero da leader
Le pagelle dei biancoverdi
Forte 6,5: attento e sicuro in uscita, chiude tempestivamente la porta in occasione di un contropiede pericoloso del Sudtirol. Nel finale chiude la porta a Casiraghi (75’) e Marchi (77’) dimostrandosi la solita sicurezza.
Laezza 6,5: alla vigilia Braglia lo aveva elogiato per cuore e dedizione alla causa, doti che il capitano mette in mostra anche oggi. Ammonito per proteste in seguito al contatto non sanzionato tra Karic e Aloi, salterà la gara di ritorno. Esce stanchissimo dopo la terza gara consecutiva in pochi giorni.
(dal 71’ Rizzo 6: freschezza e buone letture nel finale di gara).
Dossena 7: è il primo a sfiorare il gol con una bella girata sugli sviluppi di un corner. Per il resto gioca la solita gara attenta, da padrone ormai consolidato della difesa a 3, giustificando la scelta di Braglia di preferirlo ancora a Miceli.
Illanes 6,5: ammonito per un duro intervento su Voltan nel primo tempo, non fa mancare il suo apporto in termini di grinta e coraggio. La sua prestazione difensiva è buona, il suo carattere e la sua grinta sono doti preziose in questo genere di partite.
Ciancio 6,5: sempre propositivo sulla destra, dal suo lato e dalle sue incursioni nascono le azioni più interessanti dell’Avellino. Non sempre preciso al cross, offre però un contributo molto significativo in termini di sovrapposizioni e ripiegamenti. Con l’ingresso di Rizzo scala nei tre dietro.
Carriero 7: la sua grinta si fa sentire anche oggi, tra palloni sradicati e confronti con gli avversari senza la minima paura. Al 14’ ha anche il pallone per colpire, ma il suo tentativo di testa finisce alto sulla traversa. Anima di questa squadra.
(dal 79’ Adamo 6: colpito da Marchi, provoca – suo malgrado – l’espulsione del calciatore del Sudtirol).
Aloi 6,5: come Carriero fa sentire il suo peso in mezzo al campo, mettendo sempre intensità e lucidità nelle giocate. Prova anche un’insolita conclusione dai 20 metri, che però finisce nei pressi della bandierina. Sua la pennellata per il 2-0 di Santaniello. Di lotta e di governo, da vero imprescindibile.
D’Angelo 6: il gol decisivo con il Palermo gli ha ridato stimoli ed energia, ma la condizione non è ancora quella dei giorni migliori. Tanto movimento, qualche buon inserimento senza palla, ma senza graffi. Chissà che non possa trovarlo al “Druso”.
(dall’87’ De Francesco s.v.: ammonito per un fallo a centrocampo).
Tito 7,5: nel primo tempo mette al centro un numero consistente di pallone, ma con poca qualità e precisione. Ad uno come lui basta poco però per tirare fuori il coniglio dal cilindro ed eccolo puntuale al 73’: il suo missile terra-aria regala ai lupi un successo importantissimo.
Maniero 7: non segna, ma come con il Palermo questo è solo un dettaglio. La prova del numero 19 è da giocatore di altra categoria: prima innesca Carriero, poi ad inizio ripresa Fella. Al 65’ va vicinissimo al gol, quando Poluzzi respinge con un colpo di reni il suo colpo di testa. Prova da leader.
(dall’87’ Bernardotto s.v.:).
Fella 6: si eclissa per larghi tratti della gara, privando la manovra offensiva della sua qualità. Va vicino al gol in avvio di ripresa con un bel destro rasoterra, ma ha potenzialità e classe per incidere di più e con maggiore costanza.
(dal 71’ Santaniello 7: entra bene in partita, gestendo qualche buon pallone in avanti. Sul corner di Aloi è rapace come un vero bomber per il più importante gol della sua stagione).