Dopo il successo ottenuto mercoledì in casa del Potenza, l’Avellino si prepara a scendere nuovamente in campo. Lunedì sera la compagine irpina affronterà il Crotone in quello che sarà il big match di giornata. In vista di tale sfida il tecnico biancoverde Massimo Rastelli ha parlato in conferenza stampa.
“Noi in ogni gara siamo chiamati a dimostrare, ogni partita deve essere un’esame per dimostrare che comunque il percorso intrapreso è quello giusto. Finalmente si è chiuso questo benedetto mercato ed ora abbiamo ben chiaro qual è il nostro organico. Lunedì affrontiamo una squadra forte che si è rinforzata a gennaio. Una squadra costruita per arrivare prima in classifica. Ha trovato un Catanzaro molto più continuo e che trova più facilità nel vincere le gare, però queste sono partite che ci devono esaltare. Io preferisco giocare con le grandi squadre perché ti danno uno stimolo in più, ma soprattutto perché sono squadre che ti danno la possibilità di giocare e le nostre qualità possono essere avvantaggiate pur sapendo che dobbiamo fare tutto bene senza rilassarsi.
Sul gruppo: “La compattezza non è mai mancata. Sono dei ragazzi seri e ci tengono. Abbiamo trovato difficoltà dovute alle voci di mercato. Questo secondo me non ci ha fatto rendere per quello che è stato l’Avellino fino al 23 dicembre. Chiuso il mercato mercoledì la squadra ha ritrovato autostima e consapevolezza di poter giocare contro chiunque. Speriamo da lunedì di rendere felici i tifosi, questa è una piazza che merita. Tutti insieme riusciremo a fare grandi cose evitando polemiche sterili perché siamo venuti qui per fare qualcosa di bello”.
Sul mercato: “Posso ritenermi soddisfatto perché abbiamo messo dentro quelle caratteristiche e quelle pedine che ho ritenuto opportuno portare ad Avellino per alzare il livello. Abbiamo portato 3 giocatori che giocavano in Serie B, abbiamo riportato D’Angelo che qui aveva fatto benissimo. Con la richiesta di Illanes di andare via abbiamo individuato in Benedetti l’elemento più adatto come esperienza. Siamo andati a mettere dentro tutte quelle che sono le caratteristiche tecniche ma anche di personalità. Tounkara ci può dare tanto. Gli esterni se non ci sono alternative che io ho ritenuto valide, è inutile prendere tanto per prendere. Ho preferito tenere due ragazzi che comunque stanno crescendo e stanno imparando un ruolo prettamente non adatto a loro. Avevamo bisogno di un’alternativa a Tito sulla sinistra ed il direttore ha individuato un ragazzo di prospettiva che ci potrà dare una mano in quel ruolo. Adesso credo che questo organico possa lavorare duro per trarre da ogni gara il massimo”.
Prosegue dicendo: “Penso di essere stato chiaro, non voglio difendere il direttore. Togliere 16 giocatori ti condiziona il mercato perché erano giocatori che guadagnavano più di 100 mila euro. Questo condiziona il mercato. Lui ha cercato di fare quello che poteva per mandare via calciatori per poi portare dentro giocatori che potevano funzionare. Tutti quelli che ha portato sono giocatori validi, magari non ancora pronti per una piazza come Avellino e perciò li abbiamo mandati a giocare. Ci sono giocatori pronti che io faccio diventare ancora più bravi, ci sono giocatori meno pronti che diventano bravi. Bisogna avere pazienza, è un percorso. Si devono accettare le sconfitte, accettare i momenti i negativi. Tutti insieme perché vogliamo arrivare là, non sono venuto qui a pettinare le bambole. Ma tutti insieme, non se si vince una partita siamo bravi e se si perde siamo cogl***i. Altrimenti me ne stavo a casa sulla poltrona”.
Sull’arrivo di Marconi: “È un acquisto importante, ma non dobbiamo dare tutta la responsabilità a lui. Ognuno di noi si deve assumere le proprie responsabilità. Marconi farà il suo, ma non dobbiamo pensare che farà 3 gol a partita e che ci farà vincere tutte le partite. Sarà un errore invece massacrare Marconi quando sbaglierà una partita. Qui dobbiamo crescere, è un percorso. Tutti vogliamo arrivare là, senza dirlo”.
Sui terzini: “Non c’era di meglio, preferisco lavorare su questi ragazzi e farli crescere. Ricordatevi di Zappacosta, non sapeva marcare, non sapeva cosa significava essere difensore. Ha giocato in Serie A, in Nazionale, al Chelsea. Bisogna lavorare, far crescere i ragazzi e non massacrarli se sbagliano“.
Sulla piazza biancoverde: “Faccio un appello. Mi piacerebbe rivedere quell’atmosfera pre Catanzaro. Vorrei vedere lo stadio nel massimo della capienza perché abbiamo bisogno dei nostri tifosi, abbiamo bisogno della spinta perché sappiamo di affrontare una squadra forte. Ci saranno momenti difficili e allora con l’aiuto dei nostri tifosi possiamo far si di superare quei momenti per portare a casa un risultato positivo. Ho ancora negli occhi la serata della partita col Catanzaro o quando abbiamo vinto col Pescara. Questa è l’atmosfera di cui abbiamo bisogno, poi come addetti ai lavori dobbiamo fare in modo di generare entusiasmo. A gennaio qualcosa si è rotto, spero che si ritrovi quest’unità d’intenti”.
Sul reparto di centrocampo: “Abbiamo il centrocampo più forte del girone. Abbiamo tutte le caratteristiche di esperienza, qualità e di gamba. Abbiamo un giovane interessante che è Maisto, sta crescendo tanto e si sta meritando lo spazio. Sono molto soddisfatto di questo reparto“.
Su Dall’Oglio: “Non si sanno pienamente i tempi di recupero perché è un infortunio particolare. È un’edema intraosseo e non si riesce a smaltire. Ci sono momenti in cui il ragazzo si sente meglio poi però correndo sul sintetico non aiuta. Navighiamo a vista sperando che a stretto giro possa rientrare in gruppo”.
Sulla squalifica di Russo: “Per noi è un’assenza importante perché Raffaele è un giocatore importante. Dispiace però avrà tutto il girone di ritorno per dare il suo contributo. Ci sono delle soluzioni alternative“.