Deludente pareggio per l’Avellino all’esordio casalingo con la Gelbison (0-0). Prestazione priva di acuti per la squadra di Taurino, che non trasmette mai la sensazione di poter sbloccare l’incontro. Casarini colpisce un palo su punizione, Kanoute prova ad ispirare, mentre Murano fatica ancora nel ruolo di prima punta. Qui di seguito le pagelle del match.
Marcone 6: l’estremo difensore non viene praticamente mai chiamato in causa e si porta così a casa il primo clean sheet stagionale.
Moretti 6: schierato titolare dopo la panchina di Pescara, il centrale scuola Inter mostra una buona fisicità, gestendo senza mai soffrire le sortite offensive della Gelbison.
Aya 6: solida presenza al centro della difesa, si rende protagonista di un decisivo intervento in scivolata su una veloce ripartenza offensiva degli ospiti.
Zanandrea 6: prestazione senza sbavature anche per l’ex Perugia, che ben si disimpegna nel delicato ruolo di braccetto di sinistra. Ci prova di testa nel finale.
Rizzo 5,5: il numero 2 offre sulla fascia la solita discreta vivacità, pur senza trovare lo spunto qualitativamente rilevante nei casi in cui arriva sul fondo.
(dal 59’ Ricciardi 6: appena entrato, commette qualche errore di troppo in disimpegno. Poi cresce: una buona discesa nel finale, non sfruttata da Tito, e altre buone giocate).
Casarini 5,5: è sua l’occasione più importante del primo tempo dei lupi, quando colpisce il palo con un destro a giro su punizione. Quello rimane però l’unico spunto degno di nota della sua gara.
Franco 5,5: in avvio regala un brivido ai tifosi, con un retropassaggio che per poco non mette in grande difficoltà la difesa. Poi prova a infondere qualità alla manovra, ma senza mai trovare i giri giusti.
(dal 68’ Dall’Oglio 5,5: Taurino lo inserisce per dare fisicità e dinamismo al centrocampo, ma i frutti non sono quelli sperati).
Tito 5: sull’asse di sinistra avrebbe lo spazio per creare un mismatch, ma non ha mai la cattiveria giusta per imporsi. Poco preciso, lontano dal giocatore determinante – specie in zona assist – di due anni fa. Spreca all’82’ una buonissima occasione su assist di Ricciardi.
(dall’85’ Guadagni s.v.: pochi minuti per provare a incidere)
Kanoute 5,5: come al solito, ha il brio e l’eleganza tecnica per aumentare la pericolosità offensiva dei suoi. Le buone cose mostrate rimangono però effimere: attestano la sua importanza nello scacchiere ma non portano risultati concreti.
Murano 5: malgrado le buone qualità fisiche, fa fatica nella morsa dei difensori ospiti e si rivela ancora una volta un pesce fuor d’acqua nel ruolo di centravanti. La sensazione è che ci sia ancora tanto lavoro da fare per provare a rimetterlo al centro del progetto.
(dal 59’ Gambale 6: fa salire la squadra difendendo qualche buon pallone).
Di Gaudio 5,5: come Tito, avrebbe le qualità per imporsi e trascinare i lupi. Si lascia però frenare dalla forza fisica di Cargnelutti, che lo tiene bene e raramente gli concede lo sprint.
(dall’85’ Trotta s.v.: ritrova il Partenio dopo 7 anni, un assaggio fugace in attesa della miglior condizione).