Avellino-Francavilla 1-0. I lupi ritrovano il sorriso dopo il ko di Catania grazie ad un calcio di rigore trasformato con freddezza da Maniero nel corso del primo tempo. Buona prova dei lupi, abili a tenere in mano il pallino del gioco e a colpire al momento opportuno. Vittoria pesante che consente ai lupi di mantenere le rivali a debita distanza nella lotta al secondo posto.
Forte 6: l’attacco della Virtus Francavilla fa appena il solletico, per cui il portierone biancoverde non è chiamato a grandi interventi. La sua lettura della gara è comunque impeccabile e gli vale il ritorno al clean sheet, che mancava ormai da 3 gare.
Illanes 6,5: dirottato sul centrodestra per la squalifica di Silvestri, nei primi minuti cerca di prendere le misure con il “nuovo” ruolo. Una volta fatto, controlla senza alcuna difficoltà le rare sortite offensive degli ospiti. Determinante in anticipo su Miccoli nei minuti finali della contesa.
Miceli 6: gli attaccanti della Virtus Francavilla creano poco, ma il capitano è bravo ad imporre senza soluzione di continuità la sua autorità in area. Incisivo sui palloni alti e sui corner, il numero 6 disputa una gara di grande solidità dopo le difficoltà di Catania.
Rocchi 6: chiamato a sostituire lo squalificato Silvestri, l’ex Cavese si fa trovare pronto e risponde presente. Primo tempo di grande ordine, nel quale sfiora persino il gol in girata. Ad inizio ripresa commette l’unico svarione della sua gara, con un fallo su Ciccone che gli costa il giallo e la squalifica per Terni.
Ciancio 6: in avvio sbaglia in 2-3 occasioni la misura del passaggio, ma poi prende confidenza e offre sulla fascia il solito contributo di praticità e concretezza. Al 16’ mette in mezzo un gran pallone per Maniero, che con il mancino va ad un passo dal vantaggio.
Rizzo 7: dopo l’ottimo spezzone di gara al “Massimino”, Braglia gli concede una chance dall’inizio e viene ampiamente ripagato. Il numero 2 ha gamba e vivacità per interpretare alla grande il ruolo di mezzala, dando dinamismo al reparto e brio in ripartenza.
(dal 89’ Dossena sv: entra per dare manforte alla difesa nei minuti finali).
Aloi 6,5: sostanza e quantità, come al solito, ma anche qualche rischio di troppo nella gestione dei falli nel primo tempo, che per poco non gli costano il giallo e la squalifica. Nella ripresa si gestisce con maggiore oculatezza, alzando anche il livello qualitativo della sua prestazione.
D’Angelo 7: ha qualità, estro e intelligenza per essere l’uomo in più di questa squadra e lo dimostra ancora una volta. Al 13’ prova a sorprendere Costa dalla bandierina, poi si prende la squadra sulle spalle guadagnandosi con caparbietà il rigore del vantaggio. Nella ripresa viene prima ammonito, poi provoca l’espulsione di Celli nel recupero.
Tito 6,5: a Catania aveva avvertito un po’ di stanchezza, sollecitando Braglia a sostituirlo in avvio di ripresa, ma il numero 3 ha pienamente ritrovato condizione atletica e lucidità. Continuo riferimento per i compagni, pennella al centro un numero illimitato di palloni interessanti.
(dal 83’ Baraye sv: pochi minuti per l’ex Padova).
Santaniello 6,5: preferito a Fella in virtù della prestazione offerta a Catania, il numero 9 risponde con una prova di umiltà e generosità. L’ex Picerno svaria su tutto il fronte offensivo, trovando qualche spunto interessante. Gli manca solo il colpo del ko, ma la sua prestazione rimane comunque rilevante. Si merita gli applausi al momento della sostituzione.
(dal 75’ Fella 6: nel finale di gara regge il peso offensivo dei lupi).
Maniero 7: è in un periodo di forma psicofisica invidiabile. Gestisce le risorse al meglio, alzando la qualità della manovra quando gli arriva il pallone. Dopo averci provato due volte su azione, al 36’ trova il gol con un calcio di rigore impeccabile. Raggiunge così la doppia cifra: risultato meritato per quanto visto nell’ultimo periodo.
(dal 83’ Adamo sv: dentro per dare fiato allo sfinito Maniero).