Insieme all’allenatore dell’Avellino Massimo Rastelli anche il direttore sportivo biancoverde Enzo De Vito ha presenziato in conferenza stampa per tirare le somme della sessione di mercato appena conclusa.
“Gli errori sono stati fatti e si è cercato, da parte mia, di tamponarli cercando di sminuirli con l’ingresso di questi calciatori naturalmente insieme al mister cercando di accontentarlo. Mi sembra ovvio che se non avessi avuto una proprietà che non ha badato a spese, gli investimenti sono stati fatti soprattutto sull’attaccante, questo non avrebbe potuto esserci. Al di là dell’aspetta tecnico tattico, dalla Serie B alla Serie C ci sono state pochissime operazione e penso che la più importante l’ha fatta l’Avellino sia con l’attaccante che con il centrocampista che è Mazzocco. Ora il tempo ci dirà se ho operato bene. Sulla base di quelle che erano le richieste del mister si è cercato di fare il possibile“.
Sull’arrivo di Marconi: “È un’operazione che soltanto grazie alla volontà della proprietà si è potuta chiudere perché era un’operazione complessa. Noi abbiamo cominciato ad interloquire con Marconi perché è stato il primo obiettivo che il mister ha indicato nella riunione post Natale. Il mister aveva indicato Marconi come prima scelta da portare ad Avellino. Noi abbiamo lavorato giorno e notte per accontentare il mister tenendo conto di quella che era la posizione in classifica dell’Avellino. Non è stato semplice portarlo qui. Dopo aver interloquito con i procuratori abbiamo avuto delle difficoltà perché ho parlato con un mio, Paolo del Sudtirol, e mi ha detto prima di capodanno che era difficile perché senza un’alternativa era difficile che Marconi potesse arrivare. Naturalmente non ci siamo dati per vinti, si è aperta l’ipotesi Dionisi con il quale abbiamo interloquito con gli agenti, c’è stata una possibilità. Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, però Dionisi ha rinnovato e siamo tornati su Marconi. Sia noi che la proprietà siamo stati uniti, certamente non è stato facile. Lui, come altri 3/4 pedine, possono rappresentare l’Avellino del futuro”.
Sulla precedente sessione di mercato estiva: “Ad Agosto il discorso economico era da default nel senso che i giocatori avevano l’incentivo all’esodo riguardo ad una parte. Noi se andiamo ad analizzare i giocatori dati, Guadagni, Ceccarelli, Illanes, Franco giocano titolari. Gli altri già sono stati ritenuti idonei dall’area tecnica, non solo da Taurino ma anche da Rastelli. Nei calciatori che abbiamo la fortuna di sistemare avevano un ingaggio quadruplicato.
Su Gori: “Era un giocatore che avevo indicato io al mister. C’era l’accordo sia col direttore loro che con il procuratore. Non c’è stato stato più il cambio di proprietà ed è stata chiara la Triestina che il calciatore non si muoveva più“.
Su Mazzocco: “Ho ritenuto opportuno individuare un calciatore che era già stato contattato ad inizio dicembre da me, cioè Mazzocco. Ha fisicità e può dare al mister una grossa mano“.
Sui giovani: “Si sta lavorando sui valori. Maisto e Perrone sono dei 2003. Questo è un input che mi ha dato l’amministratore delegato di lavorare anche col settore giovanile. Cominciamo a vedere non al risultato ma anche alla convocazioni in Nazionale. Si inizia a dare valore a chi sta dietro. Si sta lasciando traccia nel settore giovanile con convocazioni. I processi vanno aspettati e guidati. Ritengo che si stanno mettendo le basi per arrivare il prima possibile dove la piazza merita”.
Sulle emozioni da lui provate e sull’episodio del danneggiamento della propria autovettura: “Mi reputo fortunato ad essere il direttore dell’Avellino. Sono parentesi che non mi fanno, mi dispiace che turbano la quiete familiare. È normale che lascio tutto alle spalle, ma sono sicuro di continuare a fare questo lavoro. A me scivola tutto addosso, dispiace solo che ha creato turbativa nell’ambito familiare”.