Il ritorno dell’Avellino in Serie B, conquistato aritmeticamente lo scorso 19 aprile, in virtù del successo sul Sorrento, ha riacceso l’entusiasmo della tifoseria biancoverde, che da tempo sognava di rivedere i lupi protagonisti nel calcio che conta. Dopo sette anni di assenza dalla cadetteria, la squadra di Biancolino si prepara ora ad un’avventura impegnativa in un campionato notoriamente ostico per le neopromosse. Almeno sulla carta, visto che la storia recente offre diversi esempi di come – con le giuste strategie – una neopromossa possa non solo salvarsi, ma anche stupire. Proprio gli esempi virtuosi delle ultime stagioni offrono lezioni preziose per l’Avellino, che può costruire un percorso di successo puntando su un’ossatura solida, un mercato mirato e una mentalità vincente già ben radicata.
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La Serie B: un banco di prova per le neopromosse
La Serie B è un torneo equilibrato e competitivo, nel quale le neopromosse si trovano proiettate ad affrontare squadre più esperte, appena retrocesse dalla A o con organici particolarmente rodati. Nonostante ciò, nel recente passato diverse formazioni hanno dimostrato che organizzazione, identità tattica e scelte oculate possono fare la differenza, andando così a costituire dei significativi modelli di riferimento per l’Avellino 2025-2026.
È senza dubbio il caso del Bari e del Sudtirol ammirati nella stagione 2022-2023, quando i primi sfiorarono la promozione in A e i secondi centrarono i playoff, facendo leva su compattezza e disciplina, in seguito all’eccellente sesto posto ottenuto nella stagione regolare. Altrettanto virtuoso ed esemplare è poi il percorso del Catanzaro 2023-2024, arrivato a giocarsi un posto al sole dopo il cammino da record in Serie C, e della Juve Stabia di quest’anno, in piena corsa playoff grazie alla valorizzazione della struttura che aveva portato alla clamorosa promozione del 2023-2024.
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Avellino, come emulare gli esempi virtuosi
Come le squadre appena citate, l’Avellino ha ottenuto il salto in Serie B potendo contare su una base solida. La vittoria del campionato di Serie C, ottenuta con un mix di talento e carattere, è il frutto di un gruppo affiatato e di una piazza che vive per il calcio, ingredienti potenzialmente vincenti a qualsiasi livello. Per seguire le orme delle neopromosse brillanti, i lupi dovranno concentrarsi su tre aspetti chiave:
- Conferma dell’ossatura – La rosa che ha dominato il girone C di Serie C rappresenta un patrimonio da preservare, come nelle intenzioni del diesse Mario Aiello. Mantenere lo scheletro della squadra sarà fondamentale per dare continuità e per non disperdere l’identità tattica (e non solo), in modo tale da partire già avvantaggiati in termini di coesione e feeling.
- Mercato chirurgico – L’Avellino non ha bisogno di una rivoluzione, ma di innesti mirati che rafforzino i reparti. La società dovrà quindi operare con oculatezza, secondo quanto già fatto nello scorso mese di gennaio, andando a individuare profili funzionali più che nomi altisonanti, così da permettere a Biancolino di consolidare una veste tattica e gestionale già rivelatasi appropriata.
- Mentalità vincente – La Serie B richiede carattere, organizzazione e mentalità. Da questo punto di vista, per la formazione biancoverde sarà dunque di vitale importanza mantenere la fame dimostrata in Serie C. Altrettanto importanti saranno il pragmatismo e il cinismo mostrati in questa stagione: elementi fondamentali per non patire il salto e per provare a stupire.