Nel periodo d’oro dell’Avellino c’è spazio anche per la scoperta di nuove risorse. Nel corso delle ultime gare, infatti, Pazienza ha fatto affidamento su un’arma in più: la panchina.
Abile a far ruotare tutti gli interpreti sin dal suo arrivo, di recente il tecnico biancoverde si è scoperto anche re dei cambi, pescando a gara in corso 3 reti e 1 assist nelle ultime 4 gare di campionato.
Pazienza e i cambi efficaci
Dopo un lungo “digiuno”, intervallato solo in Coppa Italia dal gol di Sgarbi, dalla Casertana in poi l’Avellino ha scoperto la forza della panchina, conquistando o sigillando il risultato grazie all’impatto dei subentranti per 4 volte di fila.
A sbloccare la situazione è stato il centro di Marconi al “Pinto”, seguito meno di una settimana dopo dal gol-vittoria di Gori con il Monterosi. Due guizzi pescati da Pazienza a gara in corso per finalità diverse: il primo per chiudere la gara, il secondo per rimontare lo svantaggio iniziale.
A dare continuità al cambio di approccio biancoverde sono arrivati poi altri due jolly. Il primo porta la firma di Pezzella – autore del passaggio vincente per Ricciardi con il Cerignola -, il secondo ancora una volta quello di Gori, subito incisivo con il Catania dopo il suo ingresso.
Mettendo a frutto la sua già rinomata capacità di leggere e svoltare le partite, Pazienza ha dunque trovato una risorsa in più per permettere al suo Avellino di volare. Una risorsa che, nell’epoca dei 5 cambi, può rivelarsi davvero decisiva per gli equilibri del campionato.
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