Michele Rigione si è ripreso un posto centrale nell’Avellino. Dopo i problemi fisici e le esclusioni nella seconda fase della gestione Pazienza, con l’avvento di Biancolino il centrale cresciuto nel settore giovanile dell’Inter ha subito scalato le gerarchie ritrovando non solo la titolarità ma anche la leadership difensiva. Contro Turris e Foggia, infatti, l’ex Cosenza si è fatto apprezzare come guida del reparto arretrato e ha lanciato così messaggi significativi sulla sua centralità nello scacchiere tattico biancoverde.
Rigione, leader ritrovato: ora è di nuovo inamovibile
Le prestazioni positive di Rigione sono racchiuse essenzialmente in un dato: nei 179’ con lui in campo, infatti, l’Avellino non ha subito gol. La presenza del classe 1991 al centro della retroguardia a 4, più consona alle sue caratteristiche, ha dunque conferito una maggiore solidità al lupo, mai apparso così sicuro in fase difensiva nelle precedenti uscite.
L’iniezione di fiducia delle ultime uscite e la continuità di prestazioni potranno ulteriormente cementificare la posizione di Rigione, determinato ad abbracciare con motivazioni sempre più forti la sua ritrovata inamovibilità. In lui Biancolino vede un leader e il centrale non vuole assolutamente deludere il tecnico che gli ha ridato fiducia e certezze.
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