Con il successo di Altamura, si è concluso il girone d’andata dell’Avellino. Nelle prime 19 giornate di campionato i lupi hanno conquistato 32 punti – 2 in meno rispetto allo scorso anno – e hanno avuto un rendimento da montagne russe: disastrosi in avvio con Pazienza, ingiocabili nella fase centrale dopo l’arrivo di Biancolino e fin troppo altalenanti nell’ultimo mese e mezzo.
Il giro di boa rappresenta ad ogni modo l’occasione ideale per fare un primo bilancio, anche sul contributo dei singoli. Se D’Ausilio può essere oggettivamente considerato il migliore per rendimento, i giudizi e le valutazioni sul resto della rosa – basati anche su parametri come status e aspettative – sono invece destinati a suscitare dibattiti e discussioni. Scopriamo insieme il pagellone di SportAvellino.
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Portieri
- Antony Iannarilli (18 presenze, 15 gol subiti, 8 clean sheet): voto 7 – Dopo l’avvio choc di Picerno, l’esperto estremo difensore ha gradualmente alzato la soglia del suo rendimento fino a diventare un’assoluta certezza per la porta biancoverde. In alcune gare, come quelle con Sorrento e Team Altamura, il suo contributo è stato assolutamente decisivo. Ottimo anche il riscontro statistico con ben 8 gare su 18 (44%) concluse senza subire reti.
- Leonardo Marson (1 presenza, 1 gol subito): voto 6 – Un solo gettone per l’ex portiere dell’Ascoli, meritevole di aver fato buona guardia nella delicata trasferta di Trapani.
- Mattia Guarnieri (0 presenze): senza voto
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Difensori
- Simone Benedetti (3 presenze): senza voto – Pochissimi minuti, appena 98’, per il difensore classe 1992.
- Damiano Cancellieri (3 presenze): senza voto – Tre ingressi e zero presenze da titolare prima di finire fuori lista.
- Tommaso Cancellotti (17 presenze, 2 assist): voto 6,5 – Solidità difensiva, costanza nel rendimento e anche qualche piccolo bonus, come i passaggi vincenti per Mutanda (contro la Juventus Next Gen) e Patierno (contro il Team Altamura). Garanzia.
- Thiago Cionek (5 presenze): voto 6 – Reintegrato in lista dopo l’arrivo di Biancolino, il centrale polacco ha sempre offerto il suo contributo nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Ottima, in particolare, la prova di Crotone nel ruolo di terzino destro.
- Patrick Enrici (17 presenze, 1 gol): voto 7 – A lungo inseguito nel corso del mercato estivo, l’ex Taranto ha dimostrato di meritare il serrato corteggiamento. Sempre attento e preciso, intelligente e scaltro nelle letture difensive, il centrale borgarino ha avuto anche il merito di trovare il primo gol in biancoverde nel match con il Messina.
- Paolo Frascatore (17 presenze, 1 gol): voto 6 – In grande difficoltà nella prima parte di stagione, dove da braccetto non riusciva più a garantire la costanza dello scorso anno, ha poi offerto prestazioni più incoraggianti da terzino, riuscendo a superare la concorrenza di Liotti.
- Daniele Liotti (15 presenze, 3 assist): voto 5,5 – Dopo l’impatto della scorsa stagione era lecito aspettarsi qualcosa in più da parte dell’ex difensore della Reggina. Penalizzato dal passaggio alla linea a 4, il classe 1994 non ha mai trovato continuità. Positivo, tuttavia, lo score statistico grazie ai 3 assist realizzati contro Juventus Next Gen e Messina (2).
- Manuel Llano (2 presenze): senza voto – Solo 97’ in campo per il terzino argentino.
- Michele Rigione (15 presenze, 1 gol, 1 assist): voto 6,5 – Dopo la debacle di Picerno e i problemi fisici, l’ex Cosenza ha saputo ritagliarsi nuovamente spazi importanti fino a ridiventare il pilastro della linea difensiva. Suo il gol-vittoria nella trasferta sul campo della Juventus Next Gen.
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Centrocampisti
- Marco Armellino (10 presenze): voto 5,5 – Partito da centrale difensivo nella gestione Pazienza, il numero 21 ha poi dovuto fare i conti con qualche problema fisico di troppo e con la concorrenza di un Palmiero in grande spolvero. Passo indietro deciso rispetto alla centralità tecnica e attitudinale della scorsa stagione.
- Vincenzo Arzillo (1 presenza): senza voto
- Michele D’Ausilio (14 presenze, 1 gol, 12 assist): voto 8 – Dire che sia una sorpresa sarebbe ingeneroso verso le sue qualità tecniche, ma probabilmente nessuno si sarebbe aspettato un simile exploit. Da trequartista l’ex Cerignola è in grado di infondere imprevedibilità e fantasia alla manovra biancoverde senza soluzione di continuità. I numeri lo vedono come il miglior assistman d’Europa e non mentono: con lui in campo l’Avellino è letteralmente un’altra squadra.
- Antonio De Cristofaro (17 presenze, 3 gol, 1 assist): voto 6,5 – Spirito di sacrificio, energia e duttilità fondamentali in una squadra spesso votata all’attacco con diversi elementi offensivi contemporaneamente in campo. A livello prestazionale non è sempre stato continuo, ma il suo contributo – anche in zona gol (due volte match-winner contro Messina e Sorrento) – è stato certamente pesante e concreto.
- Noah Mutanda (6 presenze, 1 gol): voto 6 – Sorpresa positiva nella prima fase della gestione Biancolino. Sufficienza piena per l’applicazione e per la rete contro la Juventus Next Gen.
- Luca Palmiero (14 presenze, 1 assist): voto 7 – Partito dietro nelle gerarchie estive, l’ex Pescara è stato in grado di ribaltare i pronostici con un lavoro encomiabile sia in termini di qualità che di quantità. Preziosissimo nel dare equilibrio alla squadra, anche quando le sue prove sono magari meno appariscenti.
- Michele Rocca (12 presenze): voto 6 – Non sempre a disposizione a causa di qualche acciacco fisico, l’ex Catania ha reso meno rispetto alla seconda parte della scorsa stagione ma nel finale del girone d’andata ha offerto qualche significativo segnale di crescita.
- Daniel Sannipoli (1 presenza): senza voto
- Dimitrios Sounas (19 presenze, 5 gol, 1 assist): voto 7 – Letteralmente dominante nella fase centrale del girone d’andata, il greco si è fatto apprezzare anche per l’insolita incisività in zona gol. Ritrovando quella verve, nel girone di ritorno può essere ancora più determinante.
- Marco Toscano (5 presenze): voto 5,5 – Arrivato per essere un valido ricambio in mezzo al campo, a causa dei problemi fisici non è mai riuscito ad entrare pienamente nelle rotazioni.
- Alessio Tribuzzi (8 presenze, 1 assist): voto 5,5 – Frenato, come Toscano, dagli infortuni, il classe 1998 ha dovuto fare i conti anche con il cambio di modulo e quindi con l’impiego in un ruolo non suo. Nel girone di ritorno può tornare ad essere una risorsa, a patto di mostrare maggiore determinazione.
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Attaccanti
- Alessandro Campanile (3 presenze): senza voto – Positivo il suo ingresso contro il Catania, dopo cui però non ha praticamente più trovato spazio.
- Gabriele Gori (18 presenze, 4 gol): voto 5,5 – Nonostante un bottino realizzativo non proprio scarno, l’attaccante cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina ha spesso deluso per atteggiamento e scarsa lucidità sotto porta. Da un calciatore con il suo pedigree e con i suoi mezzi tecnici si può sempre pretendere di più.
- Cosimo Patierno (14 presenze, 9 gol): voto 7 – Alle prese con problemi fisici sin dall’estate, nonostante qualche battuta a vuoto il numero 9 si è confermato bomber implacabile. Al netto di qualche errore (Catania in particolare), infatti, le sue reti si sono rivelate pesantissime per la classifica biancoverde, conducendo i lupi a 4 successi (Foggia, Casertana, Trapani e Team Altamura).
- Daishawn Redan (14 presenze, 3 gol): voto 6 – Atteso protagonista, in grande affanno per più di metà girone, dalla gara con il Catania in poi ha avuto un sussulto che gli ha permesso di offrire un saggio delle sue qualità. Le 3 reti sono state importanti, il voto vuole essere anche uno stimolo per il prosieguo della stagione.
- Raffaele Russo (16 presenze, 3 gol, 3 assist): voto 6,5 – Pur non trovando mai continuità di impiego da titolare, il folletto napoletano ha comunque offerto un contributo significativo in alcune gare. Prezioso soprattutto il suo apporto nei match contro Messina e Catania.
- Michele Vano (12 presenze, 1 gol): voto 5,5 – Arrivato per offrire una soluzione in più, in termini di caratteristiche, all’attacco biancoverde, l’ex Monterosi non ha mai pienamente convinto, pur rifilando una rete alla Juventus Next Gen.
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