L’Avellino che verrà: chi resta e chi va, il borsino della rosa biancoverde

Il check-up completo reparto per reparto

A dieci giorni dalla conclusione della stagione, malgrado siano ancora diverse le valutazioni da fare, per l’Avellino è già cominciata la fase di programmazione del futuroIn attesa di definire le posizioni di Pazienza e Perinetti, che dovrebbero continuare la loro avventura in Irpinia, la società biancoverde ha già in mente i primi ragionamenti sull’assetto della rosa e sulle mosse da attuare in sede di mercato. Per questo è possibile tracciare un primo check-up sull’organico dei lupi, analizzando nel dettaglio (reparto per reparto) la situazione e le percentuali di permanenza di ciascun calciatore.

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Portieri

Nessuna chance di permanenza per l’estremo difensore scuola Fiorentina, che farà ritorno al Como prima di essere nuovamente dirottato in prestito.

Importante riferimento nello spogliatoio, l’ex Picerno sarà confermato nel ruolo di dodicesimo. Anche in virtù della sua affidabilità tra i pali, ammirata nel corso della scorsa stagione solo in Coppa Italia di C.

A causa delle novità regolamentari per la composizione della lista, sono poche le chance di rinnovo per il portiere irpino. È altamente probabile che lo slot di terzo portiere venga riempito da un giovane della Primavera 3.

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Difensori

Reduce dal prestito alla Casertana, l’esperto difensore saluterà definitivamente l’Irpinia. Probabile per lui la rescissione del contratto.

Il grave infortunio che lo ha tenuto fuori per tutta la seconda parte di stagione è un punto interrogativo anche per il suo futuro. Per la sua esperienza, però, l’Avellino potrebbe comunque tenerlo a completamento del pacchetto di centrali.

Zero dubbi sulla permanenza in Irpinia dell’ex Pescara che, soprattutto in virtù della sua duttilità, è destinato ad essere un pilastro anche della rosa 2024-2025.

Il centrale polacco è legato ai lupi da un altro anno di contratto, ma il suo futuro dipenderà anche dalle valutazioni generali sul reparto. Qualora si decidesse di aggiungere un altro difensore, infatti, l’ex Reggina potrebbe scivolare nelle gerarchie e finire al centro del mercato.

Di rientro dal Brindisi, con la probabile permanenza di Pazienza il terzino sinistro di Chivasso potrebbe ricoprire il ruolo di vice Liotti. Situazione in divenire.

Come per Cancellotti, zero dubbi sulla conferma dell’ex Turris, sempre affidabile nei suoi primi sei mesi in biancoverde.

Scalzato Tito, l’ex Reggina è destinato a mantenere la titolarità sulla corsia mancina. Il suo nome è uno di quelli con cui Pazienza vuole costruire l’ossatura della squadra che dovrà giocarsi la promozione in B.

Arrivato a gennaio da oggetto misterioso, l’esterno argentino dovrà probabilmente giocarsi la conferma nel corso del ritiro. La sensazione però è che possa restare come backup sulla corsia di destra solo in caso di addio di Ricciardi.

Complice lo scarso utilizzo avuto nel girone di ritorno, l’ex Trapani appare destinato a salutare l’Irpinia. Che sia in prestito o a titolo definitivo, il suo 2024-2025 sarà lontano dal “Partenio”.

Finito nel mirino di qualche club di Serie B, Spezia su tutti, il numero 2 biancoverde dovrà scegliere se tentare subito l’esperienza in cadetteria o provare a consacrarsi ad Avellino.

Il discorso relativo all’ex capitano del Cosenza è simile a quello fatto per Cionek. Nel suo caso, però, l’anno in più di contratto e gli anni in meno sulla carta d’identità fanno salire lievemente le possibilità di permanenza.

Reduce dal prestito al Cerignola, l’esterno palermitano è fuori dai piani tecnici del lupo. Le sue chance di restare in Irpinia sono pertanto prossime allo zero.

Con la probabilissima conferma di Pazienza, per il numero 3 dei lupi l’opzione addio diventa sempre più concreta. Lo scarso utilizzo dell’ultima stagione testimonia infatti come il feeling tra i due non sia mai scattato, ragion per cui il capitano potrebbe decidere di ripartire altrove.

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Centrocampisti

Vicecapitano, l’ex Modena sarà ancora in mezzo al campo a far valere il suo status e la sua leadership. Questo nonostante una valutazione sul suo ruolo – mediano o mezzala? – che dovrà inevitabilmente essere fatta prima di fiondarsi sul mercato.

Pochissime chance di conferma, invece, per il fantasista scuola Inter, la cui avventura in biancoverde non è praticamente mai iniziata.

Speranze ridotte anche per il centrocampista palermitano, uscito dai radar biancoverdi a gennaio con il passaggio al Crotone e ora destinato probabilmente a salutare definitivamente il lupo.

Per l’importante investimento fatto e per il rendimento mostrato nei primi mesi in biancoverde, l’ex Cerignola rivestirà un ruolo da protagonista. Le sue qualità tecniche e la sua duttilità tattica lo rendono uno dei 15-16 titolari intorno ai quali costruire lo scheletro del nuovo Avellino.

Dopo due stagioni vissute al di sotto delle aspettative, l’ex Catania si appresta a salutare il capoluogo irpino. Su di lui c’è l’interesse del Trapani.

Come D’Ausilio, anche l’ex interno del Picerno si candida ad un ruolo di primo piano nelle dinamiche del lupo che verrà. L’abilità negli inserimenti e lo spirito battagliero saranno elementi certamente preziosi per il nuovo assalto alla B dei biancoverdi.

Frenato da un lungo infortunio, l’uruguaiano potrebbe essere mosso dal desiderio di riscattarsi. D’altro canto, però, le sirene del suo paese natale potrebbero invogliarlo a salutare l’Europa e ad interrompere anzitempo la sua esperienza all’ombra del Partenio.

Se Pizzella rischia di uscire dai radar per il cambio regolamentare relativo alle liste, il centrocampista classe 2003 può invece beneficiarne. Potrebbe essere lui, infatti, l’under di completamento della rosa.

Per l’ex Cittadella si prospetta la permanenza a Latina.

Utilizzato da Pazienza a periodi alterni, il numero 6 ha i numeri e la qualità per incidere. Sul suo futuro, però, peseranno soprattutto le decisioni dell’allenatore, che potrebbe volere un profilo con caratteristiche diverse in cabina di regia.

Aria di addio anche per il calciatore cresciuto nel settore giovanile della Roma.

Come i colleghi arrivati a gennaio, per passo, gamba e dinamismo l’ex Catania sarà tra i volti che comporranno il nuovo centrocampo del lupo.

Le sue percentuali di permanenza sono legate alla poliedricità tattica, che lo rende elemento prezioso in una rosa che vuole essere qualitativamente lunga e completa.

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Attaccanti

Dopo una prima stagione vissuta da protagonista, l’ex attaccante della Fiorentina vuole completare il suo percorso di crescita e affermarsi come uno dei migliori bomber della categoria. Zero dubbi sulla sua permanenza.

Mai pienamente inserito nel contesto biancoverde, l’ex Pisa saluterà l’Irpinia. Da sciogliere il nodo relativo all’elevato ingaggio: servirà l’incentivo all’esodo o si valuterà una strada diversa?

Il numero 9 dei lupi rivestirà ancora il ruolo di principale protagonista, provando a trascinare con i suoi gol e con la sua generosità squadra ed ambiente. Per chi punta alla promozione, partire da un bomber così affidabile è un vantaggio di non poco conto.

Pienamente ristabilito dopo il lungo infortunio, il numero 10 vuole vivere la sua personalissima stagione del riscatto con il biancoverde cucito addosso. E sarà accontentato: nei piani del club, infatti, su di lui c’è grande fiducia.

Dopo il ritorno al Napoli, l’attaccante bolzanino maturerà la sua prima esperienza in Serie B. Brescia, Bari e Spezia sono le squadre pronte a contenderselo.

L’ex Sampdoria potrebbe rinnovare il contratto in scadenza per poi essere ceduto in prestito.

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