Un Avellino al quadrato. Il piano di Pazienza per alzare il livello | Mercato

Il tecnico ha in mente una strategia chiara: l’impatto sulla formazione-tipo

Al suo primo anno dall’inizio sulla panchina biancoverde, mister Michele Pazienza non vuole lasciare nulla al caso. Dopo aver solo accarezzato l’idea del salto in Serie B nella passata stagione, stavolta l’allenatore pugliese vuole raggiungere l’obiettivo e, per farlo, sa di dover lavorare sui dettagli ma soprattutto su un progetto tecnico che sia chiaro e preciso. Una necessità che l’ex Cerignola sta declinando nelle sue richieste alla società e che spazia dalle caratteristiche dei giocatori alla struttura dell’organico. Proprio su quest’ultimo punto Pazienza studia un modo per alzare il livello e rendere il suo Avellino più forte: vuole un lupo al quadrato, con due alternative per ruolo e una soglia più alta di affidabilità.

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Un Avellino al quadrato. Il piano di Pazienza per alzare il livello | Mercato

A suggerire l’idea di base del nuovo corso biancoverde sono proprio le prime scelte operate sul mercato. Con la coppia di portieri IannarilliMarson, ma anche con il probabile ritorno di Tribuzzi e in generale con gli altri interessi maturati, l’Avellino dimostra di voler costruire una rosa profonda e completa. Non tanto, o meglio, non solo da un punto di vista quantitativo, cosa avvenuta già nella passata stagione, quanto da un punto di vista strutturale.

Pazienza quindi non chiede ventidue top player, ma vuole ventidue calciatori funzionali al suo progetto tecnico, che gli consentano di ampliare le rotazioni senza il rischio di stravolgimenti, di attuare eventuali virate tattiche a gara in corso e di tenere alta la soglia di attenzione e dedizione di tutti gli elementi in organico.

Rispetto allo scorso anno, dove ad un certo punto diverse individualità hanno fatto fatica a trovare spazio, stavolta Pazienza vuole avere un blocco profondo di calciatori integrati nel progetto. L’allenatore biancoverde è infatti convinto che alimentare il gioco delle coppie in una rosa profonda possa dare maggiore competitività all’interno della squadra e portare quindi dei benefici. Ed è quindi in questo senso che l’Avellino intende muoversi, come dimostrano le prime idee.

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Avellino al quadrato, le soluzioni per ogni ruolo: porta e difesa

Per quanto sia ancora un discorso aperto, visto che al momento non ci sono ancora acquisti definiti in maniera ufficiale, si può già abbozzare la strategia che l’Avellino sta seguendo nella composizione di una “doppia” formazione-tipo.

Nel ruolo tendenzialmente meno soggetto ad avvicendamenti, quello del portiere, il club biancoverde ha praticamente già chiuso le operazioni: tra i pali biancoverdi ci saranno Iannarilli e Marson, entrambi reduci dalla Serie B, a dimostrazione del discorso fatto su affidabilità e qualità al quadrato.

In difesa l’idea è sostanzialmente simile e, per completare l’assortimento, i lupi sono alla ricerca di due braccetti, uno per lato, che vadano a chiudere rispettivamente la coppia con Cancellotti e quella con Frascatore. Al centro, al momento, fermo restando che i piani potrebbero subire modifiche in corso d’opera, dovrebbero invece rimanere a giocarsi la maglia Rigione e Cionek.

Avellino al quadrato, le soluzioni per ogni ruolo: centrocampo e attacco

Si cercano due titolari anche sulle corsie esterne, dove i punti fermi sono Ricciardi e Liotti. Sulla destra, seppur con caratteristiche più offensive, nei piani di Pazienza l’alter ego dell’ex Legnago è Tribuzzi; anche sulla sinistra si dovrebbe puntare ad un’operazione simile.

In mezzo al campo si ripartirà di sicuro dalle conferme di De Cristofaro, D’Ausilio e Armellino – con quest’ultimo che potrebbe anche tornare nel ruolo di mezzala –, mentre salgono le chance di Palmiero come alternativa nel ruolo di vertice basso. Per completare le coppie anche qui si attendono quindi almeno due rinforzi: un ricambio di De Cristofaro (Vitale?) e un profilo duttile, di gamba, che possa giocare sia da vertice basso che da mezzala (Capomaggio?).

Veniamo, infine, all’attacco. Si ripartirà da Patierno, Gori e Russo ma con l’idea di aggiungere due innesti: un vice-centravanti e una seconda punta “alla Sgarbi”. Seguendo questa idea e questa direzione, dunque, Pazienza potrebbe realizzare il suo piano e avere un Avellino al quadrato. La ricetta giusta per una squadra chiamata ad alzare il livello e ad inseguire la promozione.

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Avellino al quadrato, la formazione tipo

(3-5-2) Iannarilli/Marson; Cancellotti/X, Rigione/Cionek, Frascatore/X; Tribuzzi/Ricciardi, De Cristofaro/Vitale, Capomaggio/Palmiero, Armellino/D’Ausilio, Liotti/X; Patierno/X, Gori/Russo/X.

*in corsivo gli obiettivi


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