All-In #MonopoliAvellino: Armellino, l’effetto quercia
Il numero 21 è il miglior sostegno per affrontare il momento delicato. E con i pugliesi…
Vietato arrendersi. Ingoiato il boccone amaro del ko interno con il Sorrento, che ha evidentemente complicato il piano rimonta, per l’Avellino è tempo di guardare avanti e di provare a riprendere il percorso. Le tensioni e le delusioni degli ultimi giorni devono essere messe da parte per il bene della squadra e per le sue ambizioni. Con una stagione ancora lunga, infatti, alimentare il malumore sarebbe soltanto controproducente. Perciò, la parola d’ordine sarà accantonare la negatività. A partire dalla gara di domani con il Monopoli, nella quale i 3 punti potrebbero effettivamente rendere più immediato il ritorno del sorriso e del buonumore.
Verso Monopoli-Avellino
Per superare l’ostacolo pugliese rappresentato dall’ex Roberto Taurino, la squadra di Pazienza dovrà ritrovare anzitutto la solidità che l’ha accompagnata nelle giornate migliori. Sono 3 le gare consecutive in cui i lupi non sono riusciti a tenere inviolata la porta e questo dato rappresenta senza dubbio un campanello d’allarme che risuona poi nel magro bottino di punti conquistati.
Ritrovare in termini di energie nervose quella stabilità che ha permesso a Tito e compagni di incanalare al meglio le partite, specie in trasferta, è decisivo. Quando si è portato in vantaggio lontano dal “Partenio-Lombardi”, il lupo è riuscito a conquistare l’intera posta in palio in 8 occasioni su 8. A rendere più interessante questo dato, lo storico del Monopoli: nelle ultime 9 gare, i pugliesi si sono ritrovati in svantaggio per 8 volte e non hanno praticamente mai riannodato il filo.
Mai come domani sarà dunque di vitale importanza l’approccio alla gara. Per fare tris contro il Gabbiano – dopo il 4-0 dell’andata e il 3-0 di Coppa – e cancellare le scorie dell’ultima settimana, vissuta con una sgradevole sensazione di amaro in bocca.
Trasferta dolce trasferta
Ad accompagnare i tifosi biancoverdi verso la gara di domani, come anticipato, c’è una consapevolezza: sin qui, in trasferta, l’Avellino ha avuto tutt’altro passo rispetto alle gare in casa. Con 24 punti in 11 partite, i lupi hanno il miglior rendimento esterno del girone e vincendo domani potrebbero addirittura toccare quota 9 successi, avvicinando ulteriormente il record della storia biancoverde.
Come analizzato in settimana, la differenza tra casa e trasferta non può essere considerata una semplice casualità, ma va ricercata in elementi più profondi. Le questioni tecnico-tattiche, la minore pressione e l’atteggiamento degli avversari sono le chiavi che consentono all’Avellino di volare lontano dal “Partenio-Lombardi”. E proprio queste chiavi dovranno essere sfruttate anche domani. In attesa di risolvere i problemi “domestici”, sperando che gli scontri diretti possano offrire la soluzione adeguata, per Pazienza sarà fondamentale continuare a macinare punti e numeri importanti in trasferta. Per i motivi di cui sopra, ossia principalmente per non spegnere il fuoco e le speranze della squadra e della piazza.
Armellino, l’effetto quercia
Nei periodi complicati diventa particolarmente importante aggrapparsi ai leader. L’esperienza e il carisma di alcuni calciatori possono svolgere un ruolo davvero cruciale all’interno dello spogliatoio per attraversare la tempesta e ritrovare la luce. In organico l’Avellino ha diversi giocatori con il piglio dei trascinatori e Pazienza dovrà far leva proprio su di loro per stimolare e proteggere l’intera rosa.
A fare da quercia, nel senso di appoggio per i compagni ma anche di simbolo di resistenza e coraggio, sarà su tutti Marco Armellino. Dall’alto del suo curriculum e dei tre campionati di Serie C vinti, il vice-capitano ha vissuto tanti momenti simili e sa bene come affrontarli. La sua guida, il suo esempio e la sua positività saranno una pietra miliare su cui ricostruire il piano rimonta.
Anche per una banale questione statistica. Contro il Monopoli, infatti, Armellino vanta il miglior score in carriera (3 gol e 1 assist in 9 confronti). Oltre ad aver brillato nel match d’andata, in cui ha trovato i suoi unici bonus in biancoverde (1 gol e 1 assist), nel dicembre 2016 l’ex Modena colpì i pugliesi anche al “Veneziani”, realizzando su assist di Negro il gol del momentaneo 0-1 e indirizzando così una gara poi vinta 3-1 dal suo Matera. Ottenere un risultato simile domani sarebbe la spinta giusta per consentire al lupo – e alla sua quercia – di crederci ancora. E quindi di non arrendersi.
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