Oltre a Cosimo Patierno, fresco di rinnovo di contratto fino al 2026, un altro tassello fondamentale per l’Avellino che verrà sarà sicuramente Marco Armellino. La leadership, l’esperienza e la duttilità tattica dell’ex Modena saranno fondamentali per il nuovo assalto alla B della compagine biancoverde.
Leadership, esperienza, duttilità: Armellino al centro del lupo
Il numero 21 dei lupi è stato elemento prezioso già nella prima stagione all’ombra del “Partenio-Lombardi” e si candida ad esserlo ancora di più in quella che sta per arrivare. La cessione di Tito gli consegnerà con ogni probabilità a tutti gli effetti la fascia da capitano (ruolo già ricoperto nell’annata appena andata in archivio in assenza del terzino di Castellammare) e ciò aumenterà ulteriormente la sua leadership all’interno dello spogliatoio.
Pur facendo poi qualche ragionamento sui compiti da affidargli, mister Pazienza poi difficilmente farà a meno dell’esperienza e della duttilità tattica del classe 1989. Come nella scorsa stagione Armellino sarà un vero e proprio jolly a disposizione del tecnico di San Severo, pronto ad agire sia da mediano che da difensore centrale, un ruolo dove si è disimpegnato con grande disinvoltura e che potrebbe anche diventare quello di riferimento per la prossima stagione.
Una stagione in cui il centrocampista napoletano sarà ancora al centro del lupo con intenzioni chiare e precise: cancellare il ricordo dell’ingenuità commessa a Vicenza e confermarsi uomo promozione. Aggiungendo una nuova perla alle tante già messe da parte in carriera.
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