89 giorni di attesa. Avellino, è l’ora di “espugnare” il Partenio-Lombardi

I lupi e lo strano tabù

Al fischio d’inizio di Avellino-Juve Stabia, gara in programma domani alle ore 18, saranno passati 89 giorni dall’ultimo successo casalingo della formazione biancoverde. I lupi, infatti, non festeggiano un successo tra le mura amiche dallo scorso 6 novembre. In quell’occasione i biancoverdi piegarono il Taranto per 2-1. La punizione di Sbraga e la capocciata di Maniero resero vano il gol di Civilleri, ma fu determinante una parata di Forte nel finale per evitare una di quelle beffe atroci che si sarebbero poi purtroppo materializzate nelle giornate a venire. Da allora in avanti nessuna altra gioia casalinga per Aloi e compagni. Gli uomini di Braglia hanno acceso il turbo in trasferta (cinque successi consecutivi) ma hanno perso gas nelle gare interne. Prima Picerno e Bari, poi Foggia e Monopoli, nessuno più ha chinato il capo al Partenio-Lombardi. Con le ultime due uscite che lasciano ancora l’amaro in bocca a tutto il popolo biancoverde. Per continuare a sognare la rimonta ai danni del Bari bisogna assolutamente invertire la tendenza, ripristinando l’antica legge dello stadio amico. “Espugnare” il Partenio-Lombardi è la missione numero uno per i lupi. Contro la Juve Stabia bisogna piazzare l’anomalo blitz. Basta sprechi, basta recriminazioni. Bisogna impedire che i giorni di attesa si prolunghino a 90. In tal caso doversi rassegnare ai playoff più che una paura diverrebbe un’amara realtà.

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