Settima giornata di campionato in arrivo nel girone C di Serie C. L’Avellino, dopo il pareggio sul campo della Turris, torna al “Partenio-Lombardi” per la sfida al Foggia. Andiamo insieme alla scoperta del prossimo avversario dei lupi: ecco a voi il focus sulla formazione pugliese.
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Verso Avellino-Foggia, la guida tecnica dei rossoneri
Il ko interno con il Giugliano ha sancito la fine dell’avventura di Massimo Brambilla sulla panchina del Foggia. L’ex tecnico delle giovanili dell’Atalanta non è riuscito a ripetere in Puglia il bel percorso fatto alla guida della Juventus Next Gen, nonostante i buoni propositi iniziali. Per la sua sostituzione è stato scelto Ezio Capuano che si ritroverà subito di fronte l’Avellino dopo le voci che lo avevano accostato ai lupi nelle scorse settimane. Per l’ex allenatore del Taranto la prima missione sarà quella di dare i giusti equilibri ad una squadra che vanta al momento la peggior difesa del raggruppamento con ben 12 reti al passivo.
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Verso Avellino-Foggia, il momento della compagine pugliese
A differenza dell’Avellino, nel baratro fin dai primi novanta minuti di gioco, il Foggia non aveva cominciato male il torneo. Il rocambolesco pareggio con il Trapani (2-2 subito nel finale per effetto di un errore del proprio portiere De Lucia) e il successivo blitz di Bari contro l’Altamura (2-0) avevano spinto i rossoneri ai vertici (terzo posto) della graduatoria. Da lì in poi le cose sono cambiate, la squadra si è smarrita e nelle successive quattro giornate ha racimolato soltanto 1 punto (0-0 a Latina nella 4° giornata). I pesanti rovesci contro Monopoli (1-4 casalingo) e Benevento (0-4 esterno) sono stati la base per la rivoluzione attuata poi dopo il nuovo ko maturato tra le mura amiche contro il Giugliano (1-2).
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Verso Avellino-Foggia, l’angolo tattico
Mister Capuano avrà pochissimo tempo per preparare la sfida con i lupi ma con ogni probabilità cercherà subito di impostare le sue idee tattiche (3-5-2) mettendo in soffitta il 4-2-3-1 utilizzato dal suo predecessore. Come sottolineato in precedenza il primo aspetto da curare è quello della fase difensiva (contro l’Avellino mancherà Ercolani per squalifica) e la bravura tattica del tecnico di Pescopagano potrebbe portare subito i suoi frutti, a maggior ragione se si tiene in considerazione la sterilità offensiva di Armellino e compagni. Considerati anche i precedenti incroci, la sfida del “Partenio-Lombardi” potrebbe trasformarsi in una vera e propria partita a scacchi, in cui ogni singola mossa potrebbe essere decisiva ai fini del risultato finale.
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