Verso Avellino-Catania, il focus sulla formazione dell’ex Toscano

Etnei a caccia di continuità dopo il successo sul Trapani

Sedicesima giornata di campionato in arrivo nel girone C di Serie C. L’Avellino aspetta la visita del Catania. Andiamo insieme alla scoperta del prossimo avversario dei lupi: ecco a voi il focus sulla formazione etnea.

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Catania, la guida tecnica dei rossazzurri

Dopo la grande cavalcata vincente alla guida del Cesena, Domenico Toscano ha accettato la sfida Catania per provare ad aggiungere un’altra perla alla sua già straordinaria collezione di promozioni (4) dalla C alla B.

La nuova avventura è stata però fin qui condizionata da ostacoli e difficoltà. I problemi dello scorso agosto (il caso fideiussione ha reso più torrida l’estate e provocato la penalizzazione in classifica) e i tanti infortuni (soprattutto nel reparto di centrocampo) hanno complicato e non poco i piani del “Cannibale”.

La classifica tuttavia è corta, i giochi sono ancora aperti. La grande esperienza dell’ex tecnico dell’Avellino (pochi mesi privi di soddisfazioni nella stagione 2016-2017) potrebbe essere un fattore determinante nella fase decisiva della stagione per ribaltare la situazione e regalare una gioia che dalle parti dell’Etna aspettano con ansia da un po’.

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I numeri della compagine siciliana

Nelle prime quindici giornate di campionato il Catania ha collezionato 24 punti (la classifica dice 23 per la penalizzazione di cui sopra), frutto di 6 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. 19 le reti realizzate, 13 quelle subite.

Netto il divario di rendimento tra casa e trasferta. Tra le mura amiche del “Massimino” i siciliani hanno raccolto 15 punti in 8 gare (media di 1,88, successi pesanti su Benevento e Trapani), segnando poco (6 reti all’attivo, media di 0,75) e subendo pochissimo (2 reti al passivo, media di 0,25).

Fuori casa invece Castellini e compagni hanno raccolto meno – 9 punti in 7 gare (media di 1,29) – facendo registrare numeri più elevati sia in termini di reti segnate (13, media di 1,86) che di quelle subite (11, media di 1,57).

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L’angolo tattico

Contro l’Avellino mister Toscano dovrebbe affidarsi al 3-4-1-2 visto nelle ultime settimane. Nello scacchiere etneo si esaltano sia la gioventù che l’esperienza, rappresentate al meglio da capitan Castellini e da bomber Inglese.

Il primo (classe 2003) è diventato orami un punto di riferimento sia dal punto di vista tattico (impiegato prevalentemente da braccetto di difesa può occupare anche altri ruoli vista la sua duttilità) che di personalità.

Il secondo (classe 1991) sta ritrovando in Sicilia la giusta confidenza con il gol (6 centri per lui fin qui). Quel feeling che lo aveva portato in passato a recitare un ruolo da protagonista anche nella massima serie.

La presenza di Jimenez (classe 2002 bravo a districarsi tra mediana e trequarti) e Stoppa (classe 2000 abile su tutto il fronte offensivo) rende corposo anche il contributo in termini di qualità. Sia lo spagnolo che l’ex Juve Stabia sono calciatori capaci di sparigliare le carte in modo imprevedibile. Finalizzando in proprio o trovando la giocata vincente per i compagni.


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