Come già accaduto qualche giorno fa a Potenza, l’Avellino si inceppa sul più bello anche contro il Monterosi e lascia altri punti pesanti per strada.
I lupi non approfittano della frenata del Picerno, rimontato a Messina, e restano alle spalle dei lucani in classifica. Occasioni d’oro questa sera per Juve Stabia e Benevento nei posticipi che chiuderanno il ventottesimo turno di campionato.
Avellino, dottor Jekyll e mister Hyde
Sul neutro di Teramo si è visto un Avellino dai due volti, un po’ dottor Jekyll e un po’ mister Hyde. Dopo aver dominato in lungo e largo la prima frazione di gioco, chiusa colpevolmente avanti di un solo gol, i lupi hanno offerto una versione completamente diversa nella ripresa subendo poi la beffa finale.
Il gol laziale ha reso…Vano, in tutti i sensi, l’ennesimo guizzo di Patierno, la cui uscita ha pesato sui destini della contesa al pari dell’ingenua espulsione rimediata da De Cristofaro negli istanti finali di gara.
Ancora una volta la squadra biancoverde è costretta a mangiarsi le mani per l’ennesima occasione sprecata. Il campionato ha regalato diverse chance ma gli uomini di Pazienza non sono mai riusciti a prendere il treno in corsa, perdendosi troppo spesso nei propri limiti, tecnici e caratteriali.
Juve Stabia e Benevento, occasioni d’oro
Le frenate di Avellino e Picerno regalano occasioni d’oro a Juve Stabia e Benevento che questa sera saranno impegnate in due dei quattro posticipi che andranno a chiudere la giornata di campionato.
Le Vespe, reduci da un solo punto conquistato nelle ultime due uscite, proveranno a rafforzare il primato contro la Turris. Opportunità importante per Mignanelli e compagni, che però non dovranno sottovalutare una squadra completamente rivitalizzata dalla cura Menichini.
Ghiotta chance anche per il Benevento di Auteri che al “Vigorito” riceverà la visita del sempre temibile Sorrento di Maiuri. In caso di successo i giallorossi azionerebbero la freccia del sorpasso e metterebbero le mani sul secondo posto in classifica, scavalcando in un colpo solo sia l’Avellino che il Picerno.
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