SERIE C

L’analisi – I segnali della Juve Stabia. Il ritmo da primato dei lupi e gli enigmi di due big

Il punto dopo l’ottava giornata di campionato

La giornata di campionato andata in archivio con i due posticipi di ieri sera ha lasciato in erdeità diversi spunti di riflessione.

Dalla corsa della Juve Stabia alla rincorsa dei lupi, fino ad arrivare agli enigmi irrisolti di due big del campionato.

Juve Stabia, segnali da non sottovalutare

Con il quarto successo consecutivo in casa, su quattro gare giocate e senza gol al passivo, la Juve Stabia ha superato il Catania e rafforzato il suo primato in classifica. Le Vespe, autoritarie e ciniche, stanno strappando applausi e consensi da più parti.

Il lavoro di mister Pagliuca sta portando frutti importanti. Presto per dire se i gialloblù potranno dire la loro fino in fondo per il primato del girone, ma i segnali lanciati in questo primo mese abbondante di stagione non devono essere sottovalutati.

Lupi, con Pazienza ritmo da primato

Alle spalle di Candellone e compagni, oltre agli acuti importanti di Latina e Foggia, arriva forte l’ululato del lupo. Dall’arrivo in panchina di Pazienza, l’Avellino ha decisamente cambiato marcia e sta viaggiando ad un ritmo più veloce (13 punti contro 12) rispetto alla capolista.

Il ko di Messina lascia ancora l’amaro in bocca, ma l’importante risposta di ieri – il derby di Caserta poteva essere una trappola per Tito e compagni – lascia in eredità molti sorrisi. Il doppio impegno casalingo all’orizzonte (Monterosi, Cerignola) darà ulteriori risposte prima dell’incrocio del “Massimino” con il Catania.

Gli enigmi irrisolti di due big

Se l’Avellino ha ripreso a correre ed il Benevento è sempre ben saldo nelle prime posizioni, ben diversa è la situazione in casa delle altre due big del raggruppamento: Catania e Crotone

La squadra siciliana non riesce ancora a dare una svolta al proprio torneo e appare al momento troppo dipendente dai colpi da fuoriclasse di Chiricò e Di Carmine. In casa calabrese la situazione è ancor più enigmatica.

Dopo il ko di Taranto, la società aveva dato il benservito a mister Zauli. Poche ore dopo, i calciatori hanno spinto per il dietrofront assumendosi tutte le responsabilità. Un atto coraggioso che adesso dovrà trasferirsi sul campo. A partire dalla gara con il Foggia, una sfida che evoca ricordi poco piacevoli (la recente eliminazione nei playoff) in casa rossoblù.

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