Nella giornata di ieri è arrivata la sentenza di primo grado che ha inflitto 15 punti di penalizzazione al Foggia Calcio, i fatti contestati risalgono alle stagioni 2015-2016 e 2016-2017. In quel periodo veniva incassato del denaro con una serie di reati di natura fiscale ed era riciclato e utilizzato dal vicepresidente onorario del Foggia Ruggiero Massimo Curci per il pagamento in nero degli stipendi di calciatori e allenatori.
La decisione del Tribunale Federale ha fatto scattare in piedi la dirigenza della Virtus Entella, società retrocessa quest’anno nella finale play out 2017-18 contro l’Ascoli, la quale risulta esser indignata per l’applicazione della sanzione al Foggia Calcio dalla prossima stagione (2018-19) e non a quella terminata (2017-18) ed è pronta a far valere le proprie ragioni dinnanzi la Corte Federale d’Appello. Ecco il comunicato della società ligure:
“La Virtus Entella prende atto della pronuncia, pubblicata oggi, del Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, relativa al deferimento del Foggia Calcio per illecito amministrativo, per cui la Procura Federale aveva richiesto, tra le altre, l’irrogazione della sanzione della retrocessione all’ultimo posto del campionato di competenza.
La società non condivide in alcun modo tale pronuncia, ma prova anche rabbia e profondo rammarico perché si è persa una importante occasione per fare davvero pulizia nel calcio e restituire giustizia e certezza ad un movimento che ne ha assolutamente bisogno. Infatti, l’impianto accusatorio (sono inflitte 51 giornate di squalifica e 10 anni e 2 mesi di inibizione, oltre alle ammende) della Procura Federale, affiancata dalla scrivente società, ammessa a partecipare al dibattimento con il patrocinio dell’Avv. Mattia Grassani, è stato integralmente accolto. Così come è accertato che il Foggia Calcio si è finanziato, per due stagioni, grazie a proventi derivanti da attività illecite, ma, nonostante ciò, la pena irrogata è stata la penalizzazione di 15 punti in classifica da scontarsi nel campionato di Serie B 2018-2019, laddove, nell’appena terminato torneo cadetto, il Foggia Calcio ha sopravanzato la Virtus Entella di soli 13 punti. Ne consegue che, ove la sanzione fosse stata inflitta nel campionato 2017-2018, in applicazione del principio di afflittività sancito dall’art. 18 del Codice di Giustizia Sportiva, il Foggia Calcio sarebbe retrocesso e la Virtus Entella avrebbe mantenuto il titolo sportivo per la partecipazione al campionato di Serie B 2018/2019.
Poiché la sentenza del Tribunale Nazionale Federale, Sezione Disciplinare, non ha speso una sola parola sulle ragioni di siffatta sorprendente, a tacer d’altro, scelta di differire alla prossima stagione la esecuzione della penalizzazione, tra l’altro ponendosi in assoluta ed insanabile antitesi con la univoca giurisprudenza dal 2005 (caso Genoa – Venezia) in poi, passando per le celeberrime decisioni del caso Calciopoli, la Virtus Entella comunica che proporrà immediato reclamo avanti alla Corte Federale d’Appello”.