L’esclusione di Cesena e Bari dal prossimo torneo di B ha infiammato la corsa al ripescaggio. Mentre fino a qualche settimana fa le squadre coinvolte sembravano essere due (Siena e Ternana, ndr), ora la situazione è decisamente più intricata. Il motivo? La decisione del Tfn di accogliere il ricorso del Novara contro la norma che vietava il ripescaggio dei club sanzionati nelle ultime tre stagioni per il mancato pagamento di stipendi e contributi. Il successo giudiziario del club piemontese ha avuto l’effetto di rimettere in graduatoria anche il Catania, precedentemente escluso per la condanna per illecito sportivo del 2015.
L’ingresso in scena di Novara e Catania complica non poco la vicenda. Sul fatto che le due società siano in testa alla graduatoria dei ripescaggi non ci sono dubbi, ma resta da capire quante squadre saranno ripescate. Il fallimento di Cesena e Bari porterebbe a dire due, ma la situazione del club romagnolo è ancora da definire. Se il Cesena dovesse essere retrocesso dalla penalizzazione inflittagli nel processo legato alle plusvalenze con il Chievo anziché essere escluso dal campionato, a quel punto si procederebbe infatti con la riammissione dell’Entella e una tra Catania e Novara resterebbe inevitabilmente beffata.
Tra le due società ballano infatti pochissimi decimi di punto nella graduatoria stilata sulla base di 3 criteri: la classifica finale dell’ultimo campionato (valore 50%), la tradizione sportiva delle città (25%) e la media spettatori nelle ultime 5 stagioni (25%). Il Novara sarebbe avanti di 0,25 punti (48,25 a 48) e se dovesse esserci un solo ripescaggio sarebbe dunque in pole. A quel punto il Catania potrebbe trovare posto in B solo se l’Avellino non dovesse essere ammesso al campionato. Si prevedono giorni caldi per la definizione del prossimo torneo cadetto.
Serie B – I criteri per il ripescaggio: tra classifica, storia e media spettatori