Paragonabile alla Nona di Beethoven oppure alla Venere di Botticelli. L’Avellino manda al tappeto il Livorno di Gauteri. Una partita cominciata in salita, vista la sfortunata autorete di Bittante. Ma la grinta, la vivacità e la forza di questo gruppo ancora una volta sono venuti fuori. Fattori che hanno permesso alla truppa di Rastelli di rimontare lo svantaggio iniziale.Cambiare un modulo ben collaudato durante un incontro delicata è una scelta di coraggio, un esperimento o una mossa azzardata? Niente di tutto ciò. Almeno nella sfida dell’Avellino vinta con il Latina. Mister Rastelli è stato uno stratega in questo, un paragone azzardato è quello di paragonarlo a Gengis Khan. Contro il Livorno ci pensa prima il solito Castaldo, ad incastonare ancora una pietra nella sua corona di trascinatore assoluto. Il numero dieci biancoverde ci mette lo zampino anche nel gol, il primo in campionato, di Comi. Dopo la vittoria di Latina ed il pareggio di Frosinone, l’Avellino correda al suo score altri tre punti che fanno che si arrivi al secondo posto in classifica. Seconda remuntada per il tecnico Rastelli. Dopo quella confezionata contro il Latina, stavolta è toccato, al Livorno dell’ex Galabinov. Altri tre punti fondamentali che confermano,sempre più,ancora una volta la teoria che questa squadra può davvero battere chiunque. Le parole lungimirante del Presidente Taccone, dette qualche mese fa, trovano conferma “Le altre formazioni non sanno cosa gli capiterà quando affronteranno l’Avellino”. Ora dopo aver messo in cascina altri tre punti è tempo di rimboccarsi le maniche. Nel monday night di lunedì c’è la Ternana. Contro le “Fere” Rastelli ed i suoi uomini andranno in cerca del colpaccio.