La solitudine dei numeri “uno”: Lezzerini-Radu e il gioco dei titolari

Lo scrittore e giornalista Eduardo Galeano definiva il portiere come “Un solitario. Condannato a guardare la partita da lontano. Senza muoversi dalla porta, attende in solitudine, fra i tre pali, la sua fucilazione”. Il ruolo più difficile da ricoprire in campo a detta di molti. Una figura che non solo incide in maniera importante sul risultato finale ma che guida anche un intero reparto. L’Avellino quest’anno parte con due giovani promesse del calcio che si sfideranno sin dalla prima giornata, ormai alle porte, per una maglia da titolare. Uno di proprietà, l’altro pronto a mettersi in mostra e portare all’Avellino un tesoretto per la sua valorizzazione. Luca Lezzerini, dopo i sei mesi della scorsa stagione torna agli ordini di Walter Novellino. Ionut Radu arriva in Irpinia con un biglietto da visita marchiato Inter.

Chi è il padrone della porta biancoverde? Dopo le prime uscite ufficiali tutti sembravano aver la risposta a questa domanda. Novellino sia con il Matera che con il Verona ha schierato titolare il portiere rumeno che ha scelto il numero 1 come maglia per questa stagione. Nell’ultima amichevole con il Frosinone riecco però Lezzerini tra i pali. Il ballottaggio non è per niente chiuso. Le prime due uscite ufficiali non hanno spazzato via tutti i dubbi. Radu, nonostante il miracolo nei minuti finali, contro il Matera ha lasciato molto a desiderare sulle e ha sulla coscienza anche il primo gol di Verde contro il Verona. Non saranno due partite a valutare un portiere ma il baby scuola Inter non ha dimostrato in 180 minuti quella sicurezza in area di rigore che aveva spinto la società lo scorso anno ad affidarsi a Boris Radunovic. Anche il portiere che questo anno giocherà da avversario a Salerno, aveva black out incredibili ma il portiere serbo ha inciso molte volte in maniera superlativa sul risultato finale. Novellino spera di aver trovato il giusto sostituto ma nello stesso tiene a galla l’ipotesi Lezzerini. Il portiere che ha sottoscritto tre anni di contratto non vuole essere comprimario e nel primo turno di campionato potrebbe partire titolare per dar fiato a questo dualismo. Sarà il vero punto di partenza della sfida tra compagni che farà nascere una sana competizione a fare bene e dare sempre di più, dando una scossa alla loro “solitudine”.

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