I talenti di B, il futuro del calcio italiano nei loro piedi: ecco chi sono

Si avvicina la primavera e i primi fiori cominciano a sbocciare. Come negli scorsi anni, la Serie B sta mettendo in vetrina tanti gioielli preziosi. Trenta giornate sono sufficienti per poter stilare una lista di quelli che sono i più interessanti under del panorama cadetto. Un campionato che da sempre strizza l’occhio ai giovani e che negli ultimi anni è stato rampa di lancio per gente del calibro di Verratti, Immobile, Insigne, Bernardeschi, Florenzi, Berardi, Zappacosta ed Izzo. Una palestra importante per potersi poi lanciare nel calcio che conta. Un campionato difficile e stimolante. Il mercato si avvicina e gli operatori si danno da fare. È meglio non farsi sfuggire questi ragazzi, vere e proprie polizze assicurative per il futuro.

[tps_title]Portieri[/tps_title]

Portieri- Diversi sono gli estremi difensori che stanno disputando una grande stagione. Il più quotato è sicuramente Stefano Minelli (’94), protagonista assoluto nel Brescia di Boscaglia e ultimo talento svezzato dal preparatore Alfredo Magni prima del suo passaggio al Milan. Altri giovani portieri molto interessanti sono senz’altro Simone Scuffet (’96), che sta provando a ripartire in quel di Como dopo i sei mesi da uomo copertina nel 2013-2014 ad Udine e Alfred Gomis (’94), che ha scalzato la concorrenza di Agliardi a Cesena e sta confermando le sue indiscusse qualità da pararigori. Il Torino pensa seriamente di riportarlo a casa. Merita una citazione anche Ivan Provedel (’94), dopo Perugia in quel di Modena.

[tps_title]Difensori[/tps_title]

Difensori- Altro reparto ricco di giovani molto interessanti. Ancora Brescia protagonista con il duo Racine Coly-Lorenzo Venuti. Entrambi terzini destri classe ’95 con ottima propensione alla spinta e già ben inseriti nelle rispettive nazionali giovanili. Può giocare terzino anche Mihal Balasa (’95), scuola Roma e titolare nella giovane difesa del Crotone, autentica rivelazione del campionato. Con Balasa un altro protagonista del miracolo pitagorico è certamente Koffi Yao (’96), scuola Inter e miglior difensore del campionato nel girone d’andata. Difficile da pronosticare ad inizio anno. Così come era difficile immaginare un esordio così convincente per Davide Biraschi (’94). Arrivato da Grosseto a costo zero, il centrale romano ha subito conquistato una maglia da titolare nell’Avellino, stupendo per personalità e concretezza. Altro prospetto molto interessante è Mattia Caldara (’94). Dopo la buona stagione di Trapani, sta conquistando tutti a Cesena dimostrando di avere anche una buona confidenza con il gol (3 i centri). Si corre veloce sulla fascia sinistra. Su tutti Cheick Keita (’96) e Antonio Barreca (’95). Bravissimi nei cross e abili a coprire tutta la fascia. Difesa a 4, a 5 o a centrocampo non fa differenza. Entella e Cagliari gongolano. Per la prossima generazione è già pronto Federico Dimarco (Ascoli, ’97).

[tps_title]Centrocampisti[/tps_title]

Centrocampo- Piedi nobili in cadetteria. Tanto nobili da far arrossire molti centrocampisti di Serie A. Anche di squadre importanti. C’era una volta il regista. In B c’è ancora. Stefano Sensi (’95) ha preso per mano il Cesena e lo ha portato nelle zone che contano della classifica, guadagnandosi il Sassuolo per la prossima stagione. Leonardo Capezzi (’95) conferma la tradizione dei grandi centrocampisti che si lanciano a Crotone. Grandissima qualità ma anche tanta personalità. Nasce play, ma a centrocampo ormai può coprire ogni ruolo. Un altro tuttocampista (già prelevato dalla Juventus) è di sicuro Rolando Mandragora (Pescara,’97). Senso tattico e dinamismo da paura. Recentemente ha giocato anche da difensore centrale. Nonostante il fisico possente, gode di una tecnica non indifferente. Al suo fianco fa la sua bella figura anche Valerio Verre (’94). Scuola Roma, proprietà Udinese, è al secondo anno da protagonista in B, dopo la splendida stagione di Perugia. Dalla lista dei centrocampisti del futuro non poteva certo mancare il Brescia: Luca Mazzitelli (’95) e Leonardo Morosini (’95) abbinano quantità e qualità. Buone anche le doti realizzative: due gol per il mediano scuola Roma già preso dal Sassuolo e sei centri, tutti al Rigamonti, per Morosini. Da monitorare anche il cagliaritano Felipe Tello (’96) e lo spezzino Gennaro Acampora (’94). Nel calcio moderno poi contano anche forza fisica e polmoni d’acciaio. A Salerno e Cesena ne sanno qualcosa: Moses Odjer (’96) e Franck Kessie’ (’96, tre gol) stupiscono per continuità di rendimento e stakanovismo. Non disdegna la corsa neanche il ceco Jakub Jankto (’96, 3 gol), capace di coprire la fascia e di giocare mezzala nel 3-5-2 o nel 4-4-2 di Devis Mangia ad Ascoli. Corsa e dinamismo contano, ma guai a tralasciare la tecnica. Il biancoverde Samuel Bastien (’96) ha colpi da campione vero. Deve solo trovare continuità.

[tps_title]Attaccanti[/tps_title]

Attaccanti- Fioccano le punte esterne, capaci di sfornare assist o di convergere al centro per trovare il gol, mentre poche sono le classiche punte centrali. Ancora Brescia protagonista con Carlos Embalo (’94). Fa destra e sinistra senza differenza. La sua velocità, combinata alla sua forza fisica, gli permette di essere devastante quando in giornata. Caratteristiche dunque simili a quelle del perugino Jean Drole’ (’97). Se resta con i piedi per terra, è destinato ad una carriera di altissimo livello, come il suo compagno di squadra Pierre Zebli’ (’97). Altro perugino di talento è sicuramente Vittorio Parigini (’96). Terza stagione in B, seconda da protagonista a Perugia (4 gol). Il ritorno alla base (Torino) è vicino. La Serie A è nel destino di Federico Di Francesco (’94), figlio del tecnico del Sassuolo. Dopo alcune stagioni difficili, sta stupendo tutti in quel di Lanciano. L’esterno migliore del campionato abita però a Crotone: Federico Ricci (’94). Gol (9) ed assist a volontà. La Roma lo segue e lui potrebbe ripercorrere le orme di Florenzi. Capitolo centravanti. Sono pochi, ma di qualità. La copertina la merita Andrea Petagna (’95). Abbandonato troppo in fretta dal Milan e preso dall’Atalanta, negli ultimi mesi sta affinando le sue doti realizzative ad Ascoli (già 7 centri), rubando segreti ad un bomber come Cacia. Meritano anche Alberto Cerri (’96), autore di due gol pesanti nel Cagliari di Rastelli, George Puscas (’96), che sta vivendo un anno particolare a Bari (solo due gol) ma ha il futuro assicurato e Federico Bonazzoli (’97), in prestito al Lanciano dalla Sampdoria da fine gennaio e già autore di prestazioni molto importanti.

Saranno famosi. Bisogna avere solo il coraggio di puntare subito su di loro, prima che il prezzo aumenti o che i club stranieri si inseriscano. Il rilancio del calcio italiano passa da qui.

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