Focus Pisa: poche certezze e tanta confusione in casa nerazzurra

Ringhiando tra le difficoltà. Senza una società, il Pisa (tornato in cadetteria dopo 7 stagioni) naviga a vista in attesa di tempi migliori. Con la fiducia e la pazienza del suo condottiero in calo con il passare delle giornate.

[tps_title]La guida tecnica[/tps_title]

Dopo il grande capolavoro costruito nella scorsa stagione, Gennaro Gattuso (classe 1978) sperava e meritava di vivere una stagione all’insegna della normalità. Per provare a cavalcare l’onda e stupire ancora. Le vicissitudini societarie hanno stravolto tutto e la grinta del Ringhio nazionale sembra non bastare più in una situazione divenuta ormai paradossale. Difficile anche parlare di tattica, con il tecnico calabrese costretto ogni volta a fare la conta dei disponibili (rosa troppo corta per un campionato logorante come la B per disegnare il modulo con cui affrontare gli avversari).

[tps_title]La stella[/tps_title]

Una delle poche certezze in casa nerazzurra è rappresentata dal capitano Daniele Mannini. Il forte centrocampista (classe 1983), autentico trascinatore nella fase più calda della scorsa stagione, sta mettendo tutta la sua esperienza al servizio dei compagni, risultando spesso e volentieri il migliore dei suoi. Il fatto di lottare per i colori della propria città (è nativo di Pisa) lo porta sempre a dare qualcosa in più. Anche a livello tattico, con Gattuso che sa di avere a disposizione un vero e proprio jolly di grande qualità e quantità.
[tps_title]Occhio ai giovani[/tps_title]

Nel caos più totale, c’è spazio anche per qualche speranza futura. Diego Peralta, talentuoso attaccante argentino classe 1996, è alla seconda stagione a Pisa, dopo aver mosso i primi passi in Italia nella Primavera della Fiorentina. Agile e tecnico, molto abile nel dribbling, Peralta sta provando a cogliere al volo le opportunità concessegli da Gattuso. Come a Cesena, quando è risultato il più positivo dei suoi. Una prova convincente che potrebbe regalargli occasioni importanti nel breve termine, a cominciare magari dalla partita contro i biancoverdi.

[tps_title]La sfida di sabato[/tps_title]

Al Partenio-Lombardi ci sarà aria di nostalgia, rivangando i grandi fasti che hanno accompagnato il passato di entrambe. La situazione attuale è totalmente opposta, con un futuro (a medio e lungo termine) che appare nebuloso sia per l’una che per l’altra. In palio pesanti punti salvezza. Gattuso proverà a ricaricarsi dopo le parole di rassegnazione pronunciate dopo il ko di Cesena. Toscano si giocherà l’ennesimo bonus per restare sulla panchina biancoverde. Data la terra d’origine dei due sarà sfida al peperoncino e chi si brucerà rischierà di veder compromesso in modo (quasi) irreparabile il resto della stagione.

 

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