Calcio Avellino – Rialzarsi subito, l’Irpinia lotterà fino alla fine

Complici mai. Se qualcuno pensa che il popolo irpino si è rassegnato di fronte all’immobilismo societario, si sbaglia di grosso. Sabato il Partenio-Lombardi sarà una bolgia. Lo Spezia è avvisato. Lo stadio sarà bello come sempre. Pieno di colori e di bandiere. E quella Curva rappresenterà l’orgoglio di un popolo che è abituato a soffrire da sempre. Lo insegna la storia. All’Avellino nessuno ha regalato niente. Che sia ben chiaro al tecnico, ai giocatori e ai dirigenti. Vedere mille persone a Perugia a spingere una squadra penultima in classifica è un colpo al cuore. Ma è così. E lo sarà fino alla fine. Il 2009 ha insegnato tantissime cose. L’Avellino, o meglio qualcuno, cancellò decenni e decenni di storia per un capriccio. Da quel 2009 in pochi si sarebbero risollevati. In pochi. L’Avellino lo ha fatto. Grazie alla gente e al blasone. Se sono arrivate due promozioni per meriti sportivi qualcosa è stato fatto. E allora, mai abbattersi. Speriamo solo di condividere lo spirito dei tifosi. La prevendita sarà fiacca, ma quei 5mila soliti, saranno lì a spingere, almeno a provare a spingere, una squadra che a Perugia, come in questo campionato, non sta andando a mille. Risorgere è fondamentale. Vincere è una priorità. Non interessa come ma bisognerà farlo. Per il bene di tutti. Per il bene di una provincia e di un popolo, quello irpino, che in tutta Italia soffre a vedere la propria squadra del cuore essere lì in basso. Rassegnarsi mai. E vigilare. Perchè Avellino è Avellino. E se, come tifo, è rispettata e temuta in tutta Italia un motivo dovrà pure esserci.