Calcio – Avellino, che cuore: il lupo non muore mai!

Dopo la sconfitta di Terni, per l’Avellino sembrava prospettarsi una settimana di fuoco. La doppia sfida ravvicinata contro le prime due della classe appariva una montagna insormontabile. In pochi avrebbero scommesso di tornare in Irpinia con 4 punti su 6. E invece, il vecchio cuore biancoverde batte ancora forte.

Due prestazioni di carattere e grinta, hanno riportato l’entusiasmo all’interno della squadra e della società, che ora guarda al futuro con uno sguardo diverso, più sereno, ma sempre concentrato sull’obiettivo stagionale.

Il periodo critico sembra ormai essere stato superato e la testimonianza arriva direttamente dal campo, dove i lupi hanno dapprima fermato l’ex capolista Spal, grazie al goal partita di Umberto Eusepi e poi riuscendo a rimontare lo svantaggio in casa della neo capolista Frosinone, con la rete firmata da un ritrovato Gigi Castaldo che con un preciso destro ha regalato il pareggio ai 1100 tifosi irpini che hanno riempito il settore ospiti del “Matusa”. Il numero 10 è stato un protagonista inaspettato del match di ieri: inizialmente lasciato fuori dagli 11 iniziali, è stato richiamato da Novellino intorno alla mezz’ora del primo tempo per sostituire il rientrante Moretti, schierato forse troppo prematuramente dal tecnico irpino e visibilmente ancora in deficit di forma a causa dell’infortunio patito nel prepartita con il Novara. Sugli scudi anche la difesa che, nonostante l’ennesimo svarione di Gonzales, ha retto alle sortite offensive di due attaccanti del calibro di Ciofani e Dionisi. Bene nella ripresa anche il centrocampo, nonostante un inizio sottotono in cui complice anche l’uscita anticipata di Moretti, Omeonga e D’Angelo hanno sofferto l’iniziativa dei gialloblu.

I biancoverdi quest’anno hanno dimostrato una particolare tendenza cioè quella di trasformarsi in una “grande”, specialmente nel girone di ritorno nel quale hanno dato vero e proprio filo da torcere alle squadre più blasonate del campionato: infatti dopo le vittorie in casa contro Verona e Spal, anche il Frosinone si è visto frenare il suo tentativo di ribadire la prima posizione in solitaria. Gli uomini di Marino hanno subito la grinta e la tenacia dei lupi, che hanno creduto fino alla fine al possibile pareggio. Al termine della partita la festa è stata grande, con la squadra a cantare e a saltare insieme ai supportes avellinesi a dimostrazione che questa gente apprezza quando i giocatori lottano con tutte le loro forze e nonostante i propri limiti, proprio come è successo in queste ultime due partite.

Il ciclo di 3 partite in 8 si chiuderà sabato pomeriggio al Partenio, dove ospite sarà il Carpi: la società chiama a raccolta ancora una volta i tifosi, riproponendo prezzi popolari per riempire lo stadio e far battere ancora più forte il vecchio cuore biancoverde.

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