“Avvocato, serve un atto d’amore. Glielo chiede Avellino”

“E’ un caso difficile. Non me la sento di accompagnare l’Avellino al cimitero”. Le parole di Chiacchio quasi a notte inoltrata hanno gettato nel panico ancora di più la tifoseria. Che il “Principe del Foro Sportivo” sia in credito con l’Avellino di qualche centinaia di migliaia di euro è dato risaputo. Lo confermò lui stesso al termine dell’ultimo processo sulla vicenda calcioscommesse. “Posso considerarmi un socio dell’Avellino”, disse quasi sorridendo in una smorfia che faceva comunque capire la sua forte volontà a non perdere il danaro investito bene nel salvare l’Avellino dalla miriade di processi e ricorsi dell’era Taccone.
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Ma adesso a Chiacchio chiediamo un atto d’amore. Ci mettiamo anche nei suoi panni avvocato. E sappiamo che la tifoseria si sta muovendo anche per convincerla ad accettare di difendere, magari per l’ultima volta, l’Avellino e non l’Avellino di Taccone. Ma una intera città, una intera provincia. Che non può perdere la B per una fideiussione non presentata di poche migliaia di euro.
Ci difenda per l’ultima volta, caro avvocato. La imploriamo. Perché con Lei è vittoria garantita.
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