Angelo Antonio D’Agostino è più che motivato. E’ quanto trapela dal suo entourage. Sa di aver praticamente sbagliato tutto nell’ultimo triennio. Sa di aver investito molto e male, fidandosi, vista l’inesperienza, di persone e addetti ai lavori sempre sbagliati. Ma ora è disposto a rimediare. Ha scelto ed obbligato tutti al silenzio in attesa di presentarsi al tavolo della nuova presentazione agonistica, con idee e progetti seri.
Vuole giocarsi la sua ultima carta. Sa di non poter sbagliare anche in vista della imminente presentazione del bando del project financing per la costruzione del nuovo Stadio Partenio-Lombardi. E allora, i prossimi giorni saranno decisivi per chiudere un contratto sontuoso e triennale con Perinetti, risolvere il nodo Rastelli e partire per l’allestimento della nuova squadra.
Sa, D’Agostino, che il prossimo campionato sarà ancora più incredibilmente difficile di quello appena trascorso. Sulla squadra sarà mezza rivoluzione ma se ne occuperà personalmente Perinetti con il suo staff. Più poteri al nuovo responsabile dell’area tecnica, il figlio potrebbe essere spostato sul settore giovanile con compiti di raccordo con la prima squadra.
Vuole liberare, D’Agostino senior lo spogliatoio da qualsiasi tipo di interferenza interna. Pieni poteri a Perinetti per giocarsi la sua ultima carta per salvare l’Avellino dalla serie C (un altro anno di Lega Pro sarebbe dannoso per i bilanci societari) e riconquistare la credibilità persa nei confronti di una piazza che, dopo averlo sostenuto inizialmente, lo ha poi giustamente contestato durante la stagione fallimentare appena conclusa.