Luis Maria Alfageme non è cittadino italiano. Ha il doppio passaporto argentino-italiano, ma non è cittadino italiano. Nè ha mai fatto richiesta di ottenere la cittadinanza italiana. La conferma arriva da ambienti familiari vicini al calciatore argentino. Quindi, non può essere tesserato. E non può essere un calciatore biancoverde. Nonostante la presentazione ufficiale e i primi allenamenti, l’ex casertano può ritenersi libero di trovarsi una nuova squadra in Serie C. A meno che decida clamorosamente di restare fermo fino a fine stagione ed attendere l’eventuale promozione dell’Avellino nei professionisti. Ipotesi quest’ultima improbabile. Non avendo lo status di italiano, andava tesserato entro il 31 dicembre.
Leggerezza clamorosa da parte di Musa, che sicuramente non conosceva il regolamento. Peggio a dirsi per il segretario Iuppa, pagato per conoscere le carte federali. L’Avellino punterebbe nelle ultime ore a scovare un vuoto normativo all’interno delle regole del tesseramento per ottenere il si della LND al tesseramento. Ipotesi remota che aprirebbe il caos e le proteste di tutte le altre società. Avellino costretta a rinunciare ad Alfageme. Entro martedì arriverà la notifica definitiva della Lega Dilettanti che rimanderà indietro il tesseramento. E di conseguenza ne decreterà l’annullamento del contratto firmato con i lupi. Alfageme è libero di trovarsi squadra. Può tornare in Serie C. Sambenedettese e Catanzaro sono pronte ad accoglierlo.
L’Avellino resta a bocca asciutta. Da decidere il futuro di Musa e di Iuppa. In assenza di dimissioni volontarie, la società potrebbe valutarne l’allontanamento immediato con licenziamento per giusta causa.