Verso Monterosi-Avellino – Il focus sugli uomini di Menichini
Ecco come arrivano i laziali al lunch match di domani
Reduce da quattro risultati positivi, l’Avellino vuole chiudere al meglio il girone d’andata. Sul cammino dei lupi la trasferta di Viterbo con il Monterosi. Una sfida che, ripensando a quanto successo nello scorso campionato, mette ancora i brividi ai supporter biancoverdi.
Vediamo insieme come arriva la formazione laziale all’incrocio con Casarini e compagni.
La guida tecnica
Dopo gli ottimi risultati conseguiti nella scorsa stagione – subentro in corsa al posto di D’Antoni e storica qualificazione ai playoff da matricola – sulla panchina della compagine biancorossa è stato confermato Leonardo Menichini (classe 1953). Carisma ed esperienza alla guida di un gruppo composto in prevalenza da giovani prospetti ma con qualche vecchio volpone della categoria (Carlini e Costantino su tutti) a fare da traino.
Il momento dei biancorossi
Nelle ultime 5 giornate il Monterosi ha collezionato 4 punti, frutto di 1 vittoria (Viterbese), 1 pareggio (Foggia) e 3 sconfitte (Fidelis Andria, Picerno, Taranto). Dopo essere balzata al settimo posto in classifica a fine ottobre, i laziali hanno vissuto un novembre da incubo (1 punto in 5 gare) che li ha fatti precipitare in classifica fino all’attuale quindicesimo posto. Un momento complicato addolcito soltanto dal successo arrivato due settimane fa nel primo storico derby tra i professionisti con la Viterbese.
L’ultima uscita
L’entusiasmo per il successo nel derby è stato subito placato dalla sconfitta arrivata nella scorsa giornata sul campo del Taranto di Ezio Capuano. La formazione jonica ha fatto sua l’intera posta in palio (1-0 il risultato finale in favore dei rossoblù) grazie alla terza rete consecutiva in campionato dell’ex Paganese Tommasini che ha deciso la gara dello Iacovone al minuto numero 64.
Occhio a…
Tredici reti nella passata stagione, sette fin qui in questo torneo. Tante delle fortune della formazione della Tuscia passano sembra ombra di dubbio dai gol di Rocco Costantino (classe 1990). La presenza o meno in campo dell’attaccante di origine irpine fa tutta la differenza del mondo. L’Avellino, punito proprio dal bomber biancorosso nella disgraziata sfida dell’anno scorso, ne sa qualcosa.