Dimenticare Cerignola, riprendendo subito la marcia. Questo l’obiettivo dell’Avellino in vista della sfida casalinga con la Viterbese.
Vediamo insieme come arriva la formazione gialloblù all’incrocio con gli uomini di Massimo Rastelli.
La classifica
La Viterbese occupa attualmente la diciannovesima posizione in classifica con 21 punti all’attivo (sarebbero 23 ma i laziali al momento scontano due punti di penalità), frutto di 5 vittorie, 8 pareggi e 14 sconfitte. 25 gol realizzati, 39 quelli subiti. Se il campionato finisse oggi, la formazione guidata da Giovanni Lopez disputerebbe i playout affrontando, prima in casa e poi in trasferta, il Potenza di Giuseppe Raffaele.
Il momento dei laziali
Nelle ultime 5 giornate di campionato la Viterbese ha collezionato 6 punti, frutto di 2 vittorie (Monopoli e Catanzaro, arrivate nelle ultime 2 gare disputate) e 3 sconfitte (Pescara, Juve Stabia e Latina). 3 gol realizzati, 3 gol subiti. Nell’ultimo turno è arrivato il clamoroso successo per 1-0 contro la capolista Catanzaro. A fermare la corsa della formazione giallorossa ci ha pensato il difensore Riggio che ha sfruttato al meglio il cross tagliato dell’ex Francavilla Mastropietro al minuto numero 16 della prima frazione di gioco.
Il percorso esterno
Fuori casa, Marotta e compagni hanno conquistato 7 punti, frutto di 1 vittoria (maturata a Monopoli lo scorso 8 ottobre, da allora poi solo 3 punti in 9 gare), 4 pareggi e 8 sconfitte. 8 gol realizzati, 17 gol subiti. Nelle ultime 5 gare esterne, gli uomini di Lopez hanno conquistato soltanto 1 punto, con 1 pareggio e 4 sconfitte. 3 gol realizzati, 7 gol subiti. Nell’ultima trasferta è arrivato il ko di misura (0-1) contro il Latina. Dopo una gara attenta ed ordinata dal punto di vista tattico, i gialloblù sono stati trafitti al minuto numero 91 dal gol realizzato dal figlio d’arte Simone Andrea Ganz.
Verso la sfida di domenica
Al Partenio-Lombardi arriverà una Viterbese completamente rinfrancata. Come evidenziato dalle prestazioni arrivate nelle ultime settimane, la cura Lopez, terzo allenatore stagionale dopo Filippi e Pesoli, sta portando frutti importanti. A fare classifica sono state le due vittorie consecutive contro Monopoli e Catanzaro ma ad alzare consapevolezza e morale erano già state le gare precedenti, in cui non erano arrivati punti ma dove già si intravvedevano segnali incoraggianti (ko solo in extremis sui campi di Latina e Pescara). Per riscattare il ko dell’andata e dimenticare la scoppola di Cerignola servirà l’Avellino migliore, molto simile a quello che ha fatto sudare il Catanzaro e che ha piegato Pescara e Crotone.