Avellino, niente drammi
Dopo quattordici risultati utili di fila, l’Avellino cade a Catania non riuscendo ancora a rompere il tabù Massimino. Primo tempo inguardabile dei lupi, condito da un approccio sbagliato e da errori che hanno consentito al convalescente Catania del neotecnico Baldini di condurre le danze fin dall’avvio. Ripresa più volitiva, con alcuni episodi che avrebbero potuto anche cambiare il volto della gara. Non è bastato. La sconfitta brucia, ancor di più perché arrivata in una sfida molto sentita, ma non bisogna fare drammi. Anche perché i biancoverdi sono caduti in piedi visto il contemporaneo ko del Bari che ha lasciato invariato il distacco in classifica. Meglio concentrare tutti i pensieri sulle prossime gare. Con l’obiettivo di recuperare energie e calciatori, la stanchezza di alcuni e le poche alternative a centrocampo ieri hanno sicuramente inciso, per affrontare al meglio il rush finale. Sperando anche che il Covid lasci finalmente in pace lo spogliatoio biancoverde.
Catanzaro colpo doppio
Il colpo di giornata lo firma il Catanzaro che, dopo la Ternana, piega a domicilio anche il Bari e lo avvicina prepotentemente in classifica. Colpo doppio per gli uomini di Calabro che mercoledì, nel recupero contro la Cavese, avranno l’occasione del sorpasso ai danni dei galletti. Gara attenta e accorta quella dei calabresi, bravi a capitalizzare al meglio le occasioni avute. Prosegue invece la crisi dei pugliesi. Qualche settimana fa sembrava essere arrivata la svolta, invece i biancorossi si ritrovano in quello stesso tunnel in cui è maturato l’esonero di Auteri. Poco gioco, poca fiducia. Se i singoli non fanno la differenza tutto si complica. Occorre un cambio di passo immediato. Anche perché la classifica comincia a farsi preoccupante. L’Avellino resta distante e da dietro, oltre al Catanzaro, bussa forte anche la Juve Stabia (quarto successo consecutivo per Padalino). In attesa di capire se anche il Catania ha svoltato in modo definitivo.
I cambi felici
Comincia nel migliore dei modi il nuovo corso di Catania e Francavilla. Baldini ha steso l’Avellino imprimendo subito il suo marchio tattico ed esaltando la qualità dei suoi esterni offensivi. Con Russotto e Piccolo che si sono confermati bestie nere dei lupi, avendo colpito ieri come in passato. Il Francavilla ha festeggiato al meglio il debutto di Colombo espugnando il campo del Teramo. In casa pugliese nessun stravolgimento tattico, ma il nuovo allenatore ha toccato evidentemente le corde giuste per piazzare subito il colpaccio. Tre punti pesanti che consentiranno ai biancazzurri di affrontare con più fiducia e tranquillità la prossima trasferta in casa dei lupi.