Dopo il ko di Monopoli, l’Avellino torna subito in campo. Al Partenio-Lombardi è attesa la visita del Messina dell’ex Gaetano Auteri. Incrocio pericoloso per i lupi in una sfida che, classifica attuale alla mano, assume i contorni di un vero e proprio scontro salvezza.
La guida tecnica
Dopo le ultime esperienze non proprio felici, esonero sia a Bari che a Pescara, Gaetano Auteri (classe 1961) riparte dalla sua Sicilia per una nuova avventura in un campionato che conosce come le sue tasche. Rispetto al passato stavolta niente lotta per la promozione diretta, l’obiettivo primario è il mantenimento della categoria. Poi magari, grazie anche alla sua grande esperienza, si può provare a sognare qualcosa di più.
Occhio a…
La rosa del Messina è composta prevalentemente da giovani, con qualche elemento di esperienza distribuito in ogni ruolo. In tal senso le attenzioni principali si spostano sull’attacco e sul nome di Davis Curiale (classe 1987). L’ex Catania deve garantire gol pesanti in ottica salvezza. Nelle prime gare non è riuscito a lasciare il segno ma visto che ha già colpito l’Avellino di D’Agostino negli ultimi due anni (con le maglie di Catanzaro e Vibonese) è meglio tenere le antenne dritte e non fidarsi.
Le prime uscite
Nel turno infrasettimanale, grazie al pareggio interno con la Viterbese, il Messina ha conquistato il primo punto stagionale dopo i ko (Crotone e Francavilla) raccolti nelle prime due giornate. Contro i laziali i peloritani sono passati in vantaggio nella prima frazione di gioco grazie ad una rete dell’ex Salernitana e Paganese Iannone, prima di venire raggiunti a pochi minuti dal fischio finale (minuto numero 87) per effetto della rete del subentrato Polidori.
L’angolo tattico
In queste prime partite di campionato mister Auteri ha alternato due diversi moduli di gioco: il 3-4-3 ed il 4-3-3. Contro Crotone e Francavilla si è visto prevalentemente il primo sistema, contro la Viterbese si è passati al secondo. Nella sfida del Partenio-Lombardi si potrebbe proseguire sulla strada intrapresa contro i gialloblù di Filippi, con il tecnico che comunque sta ancora cercando l’assetto giusto (sia a livello tattico che di scelte di giocatori) in una squadra che ha cambiato notevolmente pelle rispetto a quella vista nella scorsa stagione.