Dopo il successo con il Messina, l’Avellino va a caccia di conferme nell’insidiosa trasferta di Latina. I pontini arrivano alla sfida con gli stessi punti in classifica dei biancoverdi (4), reduci da un inizio di torneo caratterizzato da alti e bassi.
La guida tecnica
Dopo le buone cose fatte vedere nella scorsa stagione, con l’obiettivo playoff sfumato soltanto nelle fasi finali del campionato, il Latina ha deciso di ripartire in panchina da Daniele Di Donato (classe 1977). Con una solida base di partenza (nessuna rivoluzione nella rosa) e qualche novità interessante arrivata dal mercato (grande attesa per il baby Riccardi), l’ex allenatore di Vis Pesaro e Arzignano può provare con un 3-5-2 di qualità ad alzare l’asticella centrando stavolta l’ingresso nella postseason.
Le prime uscite
Nelle prime quattro gare di campionato i nerazzurri hanno raccolto soltanto quattro punti, condizionati anche da un calendario non certamente favorevole. Dopo l’esordio con il botto in quel di Foggia (vittoria per 3-1 sul campo dei rossoneri) sono arrivati due ko di fila con due big del torneo. La sconfitta interna (1-2) con il Pescara ha fatto da apripista alla sonora scoppola di Catanzaro (0-5), un duro colpo che ha sicuramente influito nella testa dei calciatori nel successivo incrocio con il Giugliano in cui i pontini hanno strappato un pari in rimonta (2-2) dopo aver chiuso in svantaggio di due reti la prima frazione di gioco.
Occhio a…
La nota più lieta di questo inizio di stagione è rappresentata dall’attaccante Luca Fabrizi. Il classe 1998, arrivato in estate dal Chieti, ha subito fatto intravedere le sue qualità ed il suo senso del gol. Dopo la rete di Foggia (sigillo del 3-1 finale), Fabrizi si è ripetuto nella sfida di domenica scorsa con il Giugliano firmando la rimonta pontina con una doppietta. Un gol da rapinatore d’area ed una splendida rovesciata hanno consegnato un punto a Di Donato ed hanno consentito al nuovo idolo della tifoseria nerazzurra di scalare posizioni nella classifica dei goleador del girone C di Serie C.
Difesa da registrare
L’attacco sorride, la difesa piange. Con 10 reti al passivo (media di 2,5 a gara) il Latina è, al pari del Taranto, la peggiore difesa del torneo. Il dato è sicuramente forzato dalla disfatta di Catanzaro, ma che i pontini debbano registrare gli equilibri difensivi è sotto gli occhi di tutti. Nessun clean sheet in 360 minuti di gioco e tante occasioni concesse agli avversari. Per poter svoltare e cominciare a recuperare posizioni in classifica occorre ritrovare la compattezza di squadra vista con frequenza nella scorsa stagione (42 gol subiti in 36 giornate, media di 1,16 a gara).