Focus Crotone – Qualità, concretezza e tanti ex biancoverdi in rosa

Alla scoperta della squadra rossoblù

Archiviato il successo ottenuto in Coppa Italia contro la Fidelis Andria, l’Avellino di Roberto Taurino si prepara ad affrontare il difficile esame Crotone. Dalla trasferta in terra calabrese usciranno risposte importanti, per cominciare a capire fin dove i lupi potranno spingersi in questo campionato.

Vediamo insieme come arriva alla sfida con i biancoverdi la formazione pitagorica.

La guida tecnica

Per cancellare due stagioni sportive orribili, caratterizzate dalla doppia retrocessione dalla A alla C, il Crotone ha deciso di riaffidare la propria panchina a Franco Lerda (classe 1967). Il tecnico piemontese è tornato dalle parti dello Scida a dodici anni di distanza dalla prima volta. Allora, stagione 2009-2010, la formazione rossoblù si rese protagonista di un grande torneo di Serie B, sfiorando la qualificazione ai playoff per l’accesso alla massima serie. La speranza di tutti è che adesso si possa far ancora meglio, centrando l’obiettivo primario (promozione) e ricominciando la scalata verso quel calcio che conta abbandonato troppo traumaticamente nel giro di pochi mesi.

Gli ex biancoverdi

Partendo da qualche conferma, la società in estate ha allestito un organico di primissimo livello, destinato a giocarsi carte importanti per la vittoria del campionato. L’aggiunta di elementi come Branduani, Carraro, Chiricò e Giron (solo per citarne alcuni) è una garanzia assoluta per la categoria. Sia in termini di qualità che di esperienza e mentalità vincente. Oltre all’ex terzino del Palermo, nella rosa rossoblù figurano anche altri ex biancoverdi: il secondo portiere Dini; il jolly (mezzala o esterno offensivo) Tribuzzi; il difensore Bove e l’attaccante Bernardotto, questi ultimi arrivati direttamente dall’Irpinia durante la sessione estiva di calciomercato.

Le prime uscite

Nelle prime sei giornate di campionato, il Crotone ha collezionato cinque vittorie ed un pareggio, con il percorso netto che è stato stoppato soltanto in extremis sul campo del Potenza (1-1 alla 5° giornata). I pitagorici guidano la classifica insieme al Catanzaro, l’altra grande favorita del raggruppamento, con 16 punti. Due squadre al comando, due percorsi diversi per arrivarci. Sfavillante quello dei giallorossi, più pratico e concreto quello rossoblù. Chiricò e compagni hanno collezionato fin qui ben tre vittorie per 1-0, tutte arrivate tra l’altro su calcio di punizione (il folletto ex Padova a segno contro Pescara e Monterosi, Gomez nell’ultima sfida con la Juve Stabia).

L’angolo tattico

La corsa verso la Serie B è impostata sul 4-3-3, più vicino all’impostazione classica rispetto a quello biancoverde. In queste prime gare l’ago della bilancia a livello tattico è stata la posizione di Tribuzzi. L’ex Frosinone e Avellino nelle prime giornate è stato impiegato nel ruolo di mezzala sinistra, con i veloci Chiricò e Kargbo a supportare Gomez in attacco. Nelle ultime due uscite Tribuzzi è stato avanzato sul fronte offensivo al posto dell’attaccante della Sierra Leone (anche per gli impegni in Nazionale di quest’ultimo), con un centrocampista in più (Vitale) a dare più sostanza alla linea mediana. Risposte positive da entrambe le versioni, con la seconda che potrebbe essere cavalcata e riproposta anche al cospetto dei lupi.

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