Undicesima giornata di campionato in arrivo. L’Avellino in trasferta sul campo del Catania. Ecco il focus sulla formazione rossazzurra.
I siciliani (una gara in meno) occupano attualmente la tredicesima posizione in classifica con 12 punti all’attivo, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.
Catania, alla ricerca della vera identità
Dopo il grande ritorno tra i professionisti consumatosi nella scorsa primavera, il Catania era pronto a vivere da subito una stagione da protagonista. Le ambizioni della società, confermate da un mercato di primo livello, e il travolgente entusiasmo del pubblico (quasi 14mila abbonati) sembravano essere premesse di grandi soddisfazioni.
Dopo i primi mesi di campionato però la situazione è diversa rispetto alle aspettative iniziali. I rossazzurri fin qui non sono riusciti ancora a trovare la loro identità, alternando cose positive ad altre decisamente meno. A fine ottobre nulla è ovviamente perduto, ma occorre un deciso cambio di passo se si vuole sperare di rientrare prepotentemente in gioco per il primato.
Fatica in attacco, già due i ko casalinghi
Le prime nove giornate di campionato degli etnei sono state vissute sulle montagne russe. Un’alternanza di luci ed ombre che non ha certo soddisfatto società e tifosi. La squadra ha fatto registrare una buona tenuta difensiva (6 gol subiti come l’Avellino, meglio solo la Juve Stabia con 5) ma ha faticato a trovare la via della rete (9 gol fatti in 9 partite), scoprendosi troppo dipendente dalle giocate di Di Carmine (5 reti all’attivo) e Chiricò (3 reti).
Nonostante la grande spinta del pubblico, anche il “Massimino” non è stato fin qui un fattore. Tra le mura amiche, infatti, i siciliani hanno conquistato soltanto 7 punti in 5 partite, cadendo negli scontri d’alta quota contro Crotone (sfortunato 0-1 nella prima giornata del torneo) e Foggia (0-2).
Percorso ad ostacoli, Tabbiani in bilico
Sulla graticola è finito il tecnico Luca Tabbiani che contro l’Avellino potrebbe avere a disposizione l’ultima chiamata per tenersi stretta la panchina. A complicare i piani dell’ex allenatore del Fiorenzuola è arrivato anche l’infortunio di Di Carmine.
L’ex bomber del Perugia, autentico spauracchio dei colori biancoverdi visti i suoi precedenti, è finito ko nel match infrasettimanale contro il Monterosi e dovrà restare fermo a guardare. Una tegola pesante in vista di una sfida che, comunque vada a finire, è destinata a cambiare il volto della stagione della compagine del presidente Pelligra.