“Gli amministratori della Sidigas Spa, hanno proseguito la gestione probabilmente aggravando lo stato di dissesto, con il corrispondente rischio, ad oggi intuibili, di deviazione di importanti risorse finanziarie, altrimenti designabili al pagamento dei creditori sociali, a vantaggio di economie terze costituite, con grande probabilità, da parti correlate. Si tratta di un dissesto dissimulato già nel bilancio 2016 e con grande probabilità anche nel bilancio 2015, di notevoli proporzioni, e di interesse pubblico, essendo l’indebitamento della società costituita per gran parte, da debiti erariali”
Questa la descrizione della situazione economica della Sidigas Spa emerso dall’istanza di fallimento della Procura della Repubblica, prima sezione Criminalità Economica, Vincenzo D’Onofrio. Una vera e propria dissimulazione dei bilanci della Sidigas Spa, lo stesso bilancio utilizzato per compiere alla gara per acquisizione dell’Avellino Calcio dopo l’esclusione dal campionato di Serie B.
La Procura punta il dito sul metodo di finanziamento dell’intero gruppo, definendo l’operazione “una sistematica omissione dei versamenti dei debiti tributari periodicamente liquidati e dichiarati dal gruppo stesso e afferenti accertamenti tributari degli Uffici o imposte”
Gli accertamenti, effettuati dalla Guardi di Finanza, lasciano intendere con un certo grado di certezza che i debiti tributari non sono stati adeguatamente rappresentati nel bilancio 2016. Dall’indagine emergerebbe una sottostima del debito iscritto nei confronti dell’Eni Spa che è stato oggetto di un accertamento giudiziali.
Questa è la situazione che rischia ora seriamente di mettere a rischio non solo il calcio è il basket ma anche gli oltre 60 dipendenti della Sidigas stessa che rischiano seriamente a breve di restare senza certezza lavorativa. Un dramma sportivo e sociale arrivato come un fulmine a ciel sereno. Avellino piange ancora. Purtroppo. E stavolta non solo nello sport
Ecco le carte della Procura: Procura sidigas