Giornata importante per il futuro del calcio italiano. Se in Serie A si è distratti dalla trattativa che ha visto Gonzalo Higuain andare al Chelsea e dalle ultime ore frenetiche di mercato, nel calcio minore italiano regna il caos più totale. Non ultima la forte polemica sorta nel campionato di Serie C per le fideiussioni non presentate da alcuni club e la situazione molto critica che vede alcuni club, in primis Matera e Pro Piacenza, incapaci di portare avanti la stagione. Quest’oggi il Consiglio Federale della Figc si riunirà per dettare le linee programmatiche dei prossimi campionati di Serie B e Serie C, con la speranza che vengano redatte anche le linee guida per i ripescaggi dalla Serie D alla Serie C e verso il campionato cadetto.
Nel corso degli anni, vi è stato un lento declino del calcio minore italiano, con tantissimi club che ogni anno scompaiono o abbandonano il campionato in corso, procedendo poi al successivo fallimento e alla ripartenza dai dilettanti.
Siamo andati ad analizzare il percorso dei ripescaggi dalla Serie D alla Serie C seguito negli ultimi anni, cercando di comprendere i criteri di ciascun anno, condizionati sia dal merito sportivo che dal proprio bagaglio storico, ma che evidenziano una forte instabilità economica per le categorie minori del calcio italiano. Da ricordare che fino al 2014 vi era la Lega Pro Seconda Divisione, un tempo chiamata Serie C2, attualmente eliminata.
2010-11: 12 ripescaggi dalla D
2011-12: 1 solo ripescaggio dalla D (Rimini, vincente playoff)
2012-13: nessun ripescaggio in Seconda Divisione
2013-14: 5 ripescaggi in Seconda Divisione (Casertana, Foggia, Cosenza, Virtus Verona e Real Vicenza)
2014-15: primo campionato di Lega Pro. 4 ripescaggi dai dilettanti (solo Arezzo militava in D nella stagione precedente)
2015-16: viene ripescato il Monopoli, secondo classificato ai play-off, al posto del Sestri Levante che rinuncia
2016-17: Olbia, Fano, Forlì, Fondi, Vibo Valentia, Reggina e Taranto
2017-18: Triestina e Rende, arrivate seconde nei rispettivi gironi
2018-19: Cavese e Imolese
In questo lungo elenco di ripescaggi gli unici due casi che possono esser presi come riferimento dall’Avellino Calcio sono le ammissioni di Reggina e Taranto. I due club nell’estate del 2016 vengono ripescate dal campionato di Serie D per partecipare al campionato di Serie C proprio per i meriti sportivi e l’importanza della piazza, facendo in modo di evitare il duro limbo del campionato di Serie D. Difficile poter anticipare quanto verrà deciso quest’oggi sui criteri per i ripescaggi, ricordando la dura estate che ha visto contrapporsi gli interessi di 5 squadre per 3 posti in Serie B. L’Avellino deve continuare ad ottenere più risultati utili possibili, nonostante i risultati scadenti delle ultime settimane, affinché qualsiasi criterio impartito dalla Lega possa combaciare col profilo della formazione biancoverde.